ENO WELLNESS E PIÙ SAPORE, LA GEN Z SUL CIBO CAMBIA GUSTI
Comunicato stampa • 6 settembre 2022

Bibite ‘infuse’ di erbe in chiave wellness? Shampoo senza glutine? Barrette fitness? Gelati che rinforzano il sistema immunitario? Basta così grazie, pare rispondere la Gen Z, i nati tra il 1997 e il 2012.
I ragazzi e i giovani adulti, bombardati di messaggi su cibi in chiave wellness (per un supposto benessere fisico e mentale), stanno mostrando un senso di insofferenza iniziando a non disdegnare patatine, snack al formaggio, caramelle gommose e altre golosità che piacciono, anche se fanno meno bene.
I sapori che soddisfano il palato vincono sui cibi dall’aria pulita e sana in chiave fitness? Il junk food sembra una controtendenza del momento. “Le aspirazioni stanno cambiando, - segnala Beth McGroarty, a capo della recente indagine sui trend del fitness del Global Wellness Institute. - Le pressioni per essere perfettamente felici, belli e "sani" vengono sostituite da una cultura più realistica e rilassata, anche meno consumistica”.
La chiave del rispetto per l’ambiente vale ancora, ma gli intenti wellness sono in caduta libera?
Lo chiede anche il Los Angeles Times che, i giorni i scorsi, ha titolato 'La Goop-ification of wellness is on the way out' prendendo ad esempio tutta la filosofia del consumismo in chiave benessere - che ha fatto la fortuna di Goop, il milionario portale fondato da Gwyneth Paltrow , che contamina dall'abbigliamento al food - come stile di vita su cui la Gen Z ora ha uno sguardo più critico.
Si riferiva del nuovo lancio di prodotti wellness della rinomata attrice, premio Oscar, e guru del benessere alternativo (di lusso): Gwyneth Paltrow è stata sommersa di commenti feroci dai suoi fedelissimi per il lancio di pannolini per bebè con ‘cristalli per la serenità emotiva del piccolo’. Già le uova di giada per lavaggi vaginali fecero clamore (ma andarono sold out), ora invece le sue iniziative sono seguite dalla Gen Z per farne meme e prese in giro che rimbalzano sui social. Negli USA perfino i prodotti alla cannabis salutare, infilata un po’ ovunque in snack e bevande per rinforzare la memoria e sentirsi meglio, stanno diventando un affare meno allettante, - segnala il quotidiano americano. Anche il make-up risente la trasformazione e i nuovi slogan puntano a trucchi più ‘audaci’ piuttosto che in chiave ‘benessere’. In calo anche i prodotti cosmetici ‘biologici’ e la bellezza pulita, la ‘clean beauty’ che pareva avere scalzato tutto il resto.
Quello che emerge è un movimento che poco sopporta il marketing aggressivo, salvifico sul benessere, meglio la ‘moderazione’ negli slogan dei brand che vogliono essere apprezzati dalle nuove generazioni che dimostrano un elevato e nascente senso di scetticismo verso promesse che si sono rilevate anche esagerate. Il Covid pare abbia inciso nel fare aumentare il livello di conoscenza dei consumatori sui temi scientifici in modo da fargli valutare i reali benefici di tanto ‘clamore wellness’.
Questa è solo la punta di un iceberg con alla base un generazione che si fa paladina di un nuovo comportamento più orientato a ricercare sapori che soddisfano il palato piuttosto che alimenti che fanno bene e a voler vedere cosa c’è dietro uno slogan che punta tutto sulla salute, anche quando non si dimostra con niente. Piuttosto controllano che la filiera di produzione abbia seguito regole ferree di rispetto dell’ambiente e degli animali.
E l’Italia? Mentre i nostri supermarket hanno fatto abbondante spazio sugli scaffali per le bevande fitness, con acque e tè drenanti, snellenti e salutistici (con azioni comunque tutte da dimostrare), vedremo cosa succederà. Sono molte le indagini di mercato recenti che evidenziano come in Italia la ricerca di cibi biologici e prodotti nel rispetto dell’ambiente sia mainstream soprattutto tra le Generazioni Z e i Millennials ma i più giovani sembrano sempre meno interessati ai brand, che spesso neanche conoscono perché loro la tv la guardano di sfuggita e, perciò, vedono poca pubblicità. Loro si informano sui social, patria dei ribelli dall’imperativo fitness e delle promesse salutistiche esagerate.

Dal 11 al 14 settembre 2025, Cicciano si prepara ad accogliere la quinta edizione del "Cooking _Around _Fest", la kermesse enogastronomica ideata e promossa dall’associazione Vittoria, guidata dal presidente Carmine Giugliano. Un evento che unisce territorio, solidarietà e cultura, trasformando viale dei Pini in un vero e proprio villaggio del gusto, tra sapori autentici, musica, tradizioni popolari e animazione per tutte le età. Un festival che celebra l’enogastronomia campana con un’anima solidale e inclusiva: street food, showcooking, artigiani del gusto, chef, pizzaioli, pasticceri, bartender e produttori locali saranno i protagonisti delle quattro serate, offrendo un viaggio sensoriale e culturale immersivo. Esperienze per grandi e piccoli, tra show e laboratori Grande attenzione sarà riservata anche ai più piccoli, con aree gioco dedicate e attività ludico-ricreative. Il 14 settembre sarà il momento clou per i giovani aspiranti chef con la Cooking Around Class Experience, laboratorio a quattro mani condotto da chef di alto profilo, in collaborazione con il pastificio Somma e ideato dalla food blogger Gemma Caruso. Musica, spettacoli e solidarietà Ogni serata si concluderà con un concerto gratuito condotto da Giovanni De Filippis, ospitando artisti di primo piano del panorama musicale : • 11 settembre – Enzo Avitabile & I Bottari • 12 settembre – Andrea Sannino • 13 settembre – Inna Cantina & DJ set 90'S Party • 14 settembre – Rosario Miraggio In palio, anche una crociera MSC, in un evento che vuole essere occasione di aggregazione, dialogo interculturale e rinascita sociale, come sottolineato durante la conferenza stampa del 23 giugno a bordo della MSC World Europa, alla presenza dell’onorevole Francesco Iovino, del sindaco Giuseppe Caccavale e dell’assessore Raffaele Acierno. Testimonial d’eccezione per una pizza inclusiva A dare ancora più valore alla manifestazione saranno due grandi nomi della pizza napoletana: Enrico Porzio, testimonial ufficiale del festival, e Franco Pepe, che racconterà la sua visione della pizza come simbolo di inclusività e cultura del dialogo. Un evento che fa rete e guarda al futuro "Cooking _Around _Fest" non è solo gusto, ma anche sostenibilità e innovazione, abbracciando i valori della green e blue economy. Un’opportunità per scoprire e valorizzare le eccellenze del territorio, in un clima di festa, condivisione e partecipazione. L’appuntamento è a Cicciano, dall’11 al 14 settembre 2025. Il gusto vi aspetta sotto le stelle. Main Sponsor: • Coca-Cola • MSC Crociere • Mulino Caputo (Farine) • Ferrarelle • Kenon Caffè

Santeramo in Colle – Le braci si sono spente, ma il calore della XII edizione della Sagra della Carne Arrosto continua a far parlare di sé. Dal 25 al 27 luglio, le principali strade di Santeramo si sono trasformate in un’autentica capitale del gusto e della convivialità, tra fumi profumati, musica, risate e tanta partecipazione popolare. A rendere ancora più speciale l’edizione 2025 è stata la presenza delle telecamere di Political TV, che hanno acceso i riflettori sull’evento con interviste, reportage e momenti live. Alla guida della copertura mediatica l’editrice Manila Gorio e la giornalista Maria Giovanna Labruna, che hanno raccolto le voci dei protagonisti e degli ospiti, regalando una narrazione autentica e coinvolgente dell’evento. Tra le interviste più seguite, quelle al Sindaco Vincenzo Casone, all’Assessore all’Urbanistica e Gestione del Territorio Nicola Mastrorocco, e al Presidente della Pro Loco “Francesca Santoro” APS Unpli, motore organizzativo della manifestazione. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Santeramo in Colle, Confcommercio Bari – Delegazione Santeramo, IAT Tourist Information, oltre al Parco Nazionale dell’Alta Murgia e al GAL Terre di Murgia. Maestri del fuoco e del gusto Protagonisti assoluti delle tre serate sono stati sei maestri macellai, ambasciatori della tradizione gastronomica locale: • Macelleria Mimmo & Valeria • Caseificio Macelleria Nuzzi & Fiorentino • Macelleria Equina Lauria Vincenzo • Macelleria Rosticceria Laertina • Macelleria Rosticceria Giannini • Rosticceria Via Iazzitiello I loro stand sono stati presi d’assalto dai visitatori, attratti dalla qualità delle carni, dalla sapienza delle cotture e dall’atmosfera di festa che ha pervaso ogni angolo del centro cittadino. Comicità e musica con Renato Ciardo A concludere in grande stile la sagra, lo spettacolo dell’irresistibile Renato Ciardo, comico, attore e musicista pugliese, che ha fatto ridere e ballare il pubblico con il suo mix di umorismo e musica dal vivo. Una performance che ha saputo unire generazioni diverse e che ha rappresentato la perfetta chiusura di un evento che continua a crescere anno dopo anno. Un successo che racconta un’identità La Sagra della Carne Arrosto di Santeramo non è solo gastronomia: è cultura, identità, tradizione e promozione del territorio. La partecipazione entusiasta del pubblico, l'impegno degli organizzatori e la visibilità garantita dai media come Political TV confermano la centralità di Santeramo in Colle nel panorama degli eventi enogastronomici pugliesi. E mentre si spengono le ultime braci, già si guarda con entusiasmo alla prossima edizione, con la certezza che la Sagra della Carne Arrosto saprà ancora una volta superare le aspettative. La serata finale è stata presentata della giornalista Anna Larato.

SAVE THE DATE: 11–12–13 OTTOBRE 2026 | BolognaFiere (Bologna, Italy) Il futuro del settore carni e alimentazione specializzata è pronto a compiere un nuovo salto evolutivo. A comunicarlo è il direttivo di iMEAT, che annuncia ufficialmente le date della prossima edizione: 11, 12 e 13 ottobre 2026, in una nuova, prestigiosa sede — BolognaFiere. Dopo vent’anni di crescita, innovazione e networking, iMEAT apre un nuovo capitolo della sua storia. Nuove date, nuova location, ma la stessa forza propulsiva di sempre: una community solida, appassionata, e pronta a fare la differenza. "Da vent’anni costruiamo insieme il futuro del settore. Ora lo facciamo con più spazio, più connessioni, più visione", scrive il presidente del comitato organizzativo. "Un nuovo capitolo ci aspetta, una nuova evoluzione. Sii parte di questo cambiamento, non mancare", conclude. Un evento che cresce con il settore Con il trasferimento a BolognaFiere, uno dei poli espositivi più dinamici e accessibili d’Europa, iMEAT si prepara ad accogliere ancora più espositori, professionisti e innovazioni. Una scelta strategica, pensata per offrire maggiori opportunità di visibilità, scambio e sviluppo in un settore in continua trasformazione. Più spazio. Più visione. Più connessioni. L’edizione 2026 si prospetta non solo più grande in termini di spazio espositivo, ma anche più ricca di contenuti e proposte: Incontri formativi e workshop per restare aggiornati sulle nuove tendenze Spazi tematici per l’artigianato alimentare, le attrezzature e la trasformazione del prodotto Un palcoscenico per l’innovazione e la sostenibilità nel food retail Opportunità di networking con i protagonisti italiani e internazionali del settore La community che fa la differenza iMEAT non è solo una fiera, è una comunità di macellai, operatori, artigiani, produttori e innovatori che condividono passione, know-how e spirito di collaborazione. È questo il motore che rende ogni edizione un successo, e il 2026 promette di essere la più significativa di sempre. Preparati al cambiamento Segna le date, organizza la tua presenza e preparati a essere parte attiva di questo nuovo inizio. Perché iMEAT 2026 non sarà solo una fiera: sarà un’esperienza, una visione collettiva, un punto di svolta. L’appuntamento è a Bologna. L’energia è quella di sempre. Il futuro è ades so. 📍 iMEAT 2026 📅 11 | 12 | 13 ottobre 2026 📌 BolognaFiere, Bologna – Italia Stay tuned per aggiornamenti su programma, espositori e registrazioni.

Un profumo che sa di casa, una crosta dorata che nasconde un ripieno morbido e filante: il gateau di patate di Gemma è molto più di un semplice piatto. È tradizione napoletana, storia di famiglia e gusto autentico che conquista a ogni assaggio. Conosciuto a Napoli come "gattò", questo tortino salato è un simbolo della cucina campana, amato da grandi e piccini. Il nome deriva dal francese gâteau, che indica genericamente una torta, dolce o salata. Un termine che, passando per le mani e le bocche dei napoletani, è stato trasformato nel più affettuoso "gattò". Una ricetta con una storia… reale Secondo fonti storiche affidabili, il gateau fu preparato per la prima volta nel 1768, in occasione del matrimonio tra Maria Carolina d’Asburgo e Ferdinando IV di Borbone. Il sontuoso banchetto di nozze fu affidato a cuochi francesi — chiamati "monsù" nel dialetto partenopeo — i quali portarono in tavola questo delizioso sformato di patate, che conquistò immediatamente gli ospiti di corte. Ingredienti semplici, gusto straordinario Il segreto del gattò di Gemma sta nella scelta degli ingredienti, pochi ma genuini, che uniti con amore creano una sinfonia di sapori perfetta. Ingredienti: Patate classiche (farinose, ideali per la cottura) Sale e pepe q.b. 2-3 uova per ogni kg di patate Mix di formaggi grattugiati (parmigiano, pecorino…) Salame napoletano a dadini Prosciutto cotto a dadini Provola o fior di latte a cubetti Olio extravergine d'oliva Pangrattato Burro o altro olio per gratinare Procedimento: la magia inizia così Lessate le patate in acqua salata, quindi sbucciatele e schiacciatele ancora calde. Unite le uova, il formaggio grattugiato, il sale, il pepe, i dadini di prosciutto, salame, la provola e un cucchiaio di olio EVO. Amalgamate bene fino a ottenere un composto omogeneo. Ungete una pirofila o tortiera con olio o burro e spolveratela con pangrattato. Versate l’impasto, livellatelo e completate con un’ulteriore spolverata di pangrattato, formaggio grattugiato e qualche fiocchetto di burro o un filo d’olio. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, fino a quando non si forma una golosa crosticina dorata. Il consiglio di Gemma: Servitelo tiepido per apprezzarne tutto il sapore e la consistenza cremosa. Il giorno dopo? Ancora più buono! Buon appetito da Gemma e dalla tradizione napoletana! Un piatto che racconta storie, affetti e sapori senza tempo.

Una nuova casa per la fiera di riferimento del mondo carne: più spazio, più innovazione, più opportunità È ufficiale: dopo anni di successi nella città emiliana che l’ha vista nascere e crescere, iMEAT cambia sede e si prepara a un salto di qualità importante. La prossima edizione – prevista per ottobre 2026 – si terrà a BolognaFiere, uno dei poli fieristici più moderni e attrezzati d’Italia, nel cuore di una città vivace, accessibile e da sempre legata all'eccellenza gastronomica. A dichiaralo gli organizzatori dell'evento con un post su Facebook. Una decisione che parla chiaro: crescere, innovare, accogliere ancora più professionisti del settore e offrire un'esperienza fieristica all’altezza delle nuove esigenze del mercato. Con i suoi ampi spazi e la vocazione internazionale, BolognaFiere rappresenta il luogo ideale per consolidare iMEAT come punto di riferimento assoluto per macellerie, gastronomi, chef, ristoratori e aziende del comparto carne. Quest'anno, La Gazzetta del Food ha avuto il piacere di seguire la fiera giorno per giorno, raccontando in tempo reale tutto ciò che accadeva tra stand, cooking show, convegni e momenti di formazione. Foto, aggiornamenti live, interviste e dietro le quinte hanno portato i lettori direttamente nel cuore dell’evento, trasformando la cronaca in emozione e coinvolgimento diretto. Un'esperienza unica, nata quasi per caso, che si è rivelata una collaborazione speciale, apprezzata anche dalla direzione della fiera e da numerosi espositori. E per il 2026, l’obiettivo è fare ancora di più: offrire un racconto strutturato, creativo e professionale di ogni momento di iMEAT Bologna, dando spazio ai protagonisti e alle novità del settore. La carne ha trovato una nuova casa. E il futuro ha un sapore ancora più intenso.

Lunedì 21 luglio ad Acerra si terrà San Marzano Land, l’evento che inaugura la stagione di raccolta del pomodoro San Marzano, simbolo d’eccellenza della Campania nel mondo. Promosso dal Gruppo Nolano in collaborazione con l’Associazione Culturando, l’iniziativa unisce agricoltura, cultura, sostenibilità e alta cucina per valorizzare uno dei prodotti più iconici del patrimonio agroalimentare italiano. L’appuntamento si aprirà con una visita guidata immersiva tra i campi di pomodoro San Marzano dell’azienda Nolano, situati nell’Agro acerrano, territorio oggi rinato grazie a importanti interventi di bonifica e rilancio agricolo. “La nostra cooperativa è una delle principali realtà conferitrici di pomodoro San Marzano, producendo ogni anno tra il 20% e il 30% del volume complessivo a seconda delle rese di stagione” spiega Dario Nolano, terza generazione alla guida dell’impresa familiare e presidente della Cooperativa Avvenire “San Marzano Land è un tributo a questo prodotto straordinario e agli agricoltori che ne custodiscono con dedizione la filiera. Celebriamo l’inizio della raccolta con l’orgoglio di chi lavora ogni giorno per garantire qualità, tracciabilità e rispetto della terra.” Il progetto Nolano Srl, nato da un recente processo di integrazione verticale, non si limita più alla sola coltivazione: cura anche trasformazione e distribuzione del pomodoro San Marzano DOP, oggi esportato dall’azienda in oltre 35 Paesi nel mondo. “Abbiamo voluto costruire un evento che non celebrasse solo il prodotto, ma anche e soprattutto le persone che lo rendono possibile – spiega Claudio Esposito, co-fondatore e direttore commerciale di Nolano Srl – San Marzano Land nasce dall’idea di dare voce a tutta la filiera, dal campo alla cucina, passando per chi tutela, studia, racconta e difende questo patrimonio. Crediamo che oggi più che mai sia necessario ricostruire un dialogo autentico tra cittadini, produttori e istituzioni, per promuovere una consapevolezza collettiva sul valore del Pomodoro San Marzano DOP e dell’intera filiera corta. Solo così possiamo difendere questa eccellenza dalla contraffazione, rafforzare il legame con il territorio e immaginare un futuro agricolo etico, sostenibile e condiviso". Una serata di approfondimenti, sapori e ospiti d’eccellenza. La seconda parte dell’evento si terrà presso la suggestiva Tenuta Luis ad Acerra, dove prenderanno vita i “San Marzano Talks”: conversazioni di alto profilo con personalità del mondo istituzionale, scientifico e gastronomico moderati da Stefania Sirignano. Tra i protagonisti: • Franco Pepe, considerato uno dei migliori maestri pizzaioli al mondo; • Cristian Gadau, fondatore di The Best Chef e The Best Pizza Awards; • Patrizia Spigno, ricercatrice e presidente di Slow Food Campania; • Pino Coletti, fondatore della piattaforma Authentico contro l’Italian Sounding; • Tommaso Esposito, medico e giornalista gastronomico; • Tommaso Romano, presidente del Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino DOP; • Flora Della Valle, dirigente regionale per la Competitività e le Filiere Agroalimentari; • rappresentanti istituzionali del Comune di Acerra. Spazio anche ai cooking show, alle degustazioni ed alla sensibilizzazione contro il falso Made in Italy. In collaborazione con The Best Pizza Awards, protagonista sarà la creatività in cucina con degustazioni e showcooking curati da maestri pizzaioli di fama internazionale, come: • Amalia Costantini (Mater, Fiano Romano); • Antonio Cavoto (Mangia Pizza, Amsterdam); • Giovanni Senese (Pizzeria Senese, Sanremo); • I vari Pizza Resident come Nino Pannella (pizzeria omonima ad Acerra, 2 spicchi Gambero Rosso); Fabio Ciano, icona della pizza parigina; Enzo Bastelli (Basta Pizzeria, Nola, 2 spicchi Gambero Rosso). Non mancheranno momenti di intrattenimento interattivo, tra cui: • il Bloody Mary Bar con finger food a tema San Marzano; • il gioco “Against Fake San Marzano”, per sensibilizzare contro la contraffazione; • una Zona Social dedicata a contenuti digitali e interviste con ospiti. Numerosi anche i content creator presenti che condivideranno le esperienze e i sapori legati al pomodoro San Marzano. Tra i tanti, infatti, ci saranno Edu Lavandeira, Alex Campisi (Pizza Labo), Sofia Milani, Gabriel Reboul (Pizza Gabriel), Malati di Pizza, Fabio Amato (La cucina di Fabiuccio) ed Emanuela De Rosa. Un evento unico nel suo genere che punta a promuovere e a celebrare il pomodoro San Marzano, il re dei pomodori, in tutte le sue sfaccettature.