Sagra dell’Anguria 2025 a Botrugno: due serate di gusto, musica e tradizione salentina

La Redazione • 10 agosto 2025
Nel cuore dell’estate salentina, il pittoresco borgo di Botrugno, in provincia di Lecce, si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più amati del territorio: la Sagra dell’Anguria. L’edizione 2025 si svolgerà nelle serate di domenica 17 e lunedì 18 agosto, trasformando le vie del centro storico in un tripudio di sapori, musica e colori tipici delle feste popolari pugliesi.

Protagonista indiscussa dell’evento è l’anguria, frutto simbolo dell’estate, servita in tante gustose varianti: fette fresche e dolcissime, bevande e cocktail rinfrescanti, e sorprendenti abbinamenti con prodotti tipici locali come friselle, formaggi e salumi. A completare l’esperienza enogastronomica, i vini DOC e IGP del territorio offriranno un perfetto accompagnamento ai piatti proposti.

La sagra è anche un’occasione imperdibile per vivere la vera anima del Salento attraverso la musica e l’intrattenimento. In programma concerti di pizzica e musica popolare, spettacoli di danza, performance di artisti di strada e scenografie luminose che renderanno l’atmosfera ancora più suggestiva.

L’ingresso è libero e gli eventi avranno inizio ogni sera a partire dalle ore 19:00, proseguendo fino a tarda notte. La Sagra dell’Anguria è molto più di un semplice evento gastronomico: è un momento di incontro, convivialità e riscoperta delle tradizioni, ideale per residenti e turisti in cerca di autenticità.

Non perdere l’occasione di vivere due serate indimenticabili tra gusto, folklore e magia estiva a Botrugno.

Per aggiornamenti su orari, programma e attività, è consigliato consultare i canali ufficiali dell’evento.

FOTO WEB
Autore: Dott.ssa Roberta Leone 26 settembre 2025
“Ma lei beve?” È una delle prime domande che pongo durante una visita a chi desidera intraprendere un percorso nutrizionale. E quasi sempre la risposta è la stessa: “Sì, bevo abbastanza…” oppure “Non tantissimo, ma compenso con altro…”In realtà, scavando un po’, emerge un dato comune: la maggior parte delle persone crede di bere a sufficienza ma non arriva nemmeno ad un litro di acqua al giorno e lo conferma un recente studio pubblicato su the lancet che ha dimostrato che il 50 per cento della popolazione mondiale non apporta la corretta idratazione al proprio corpo. E gli effetti si vedono: stanchezza, difficoltà di concentrazione, pelle spenta, ritenzione idrica, digestione rallentata.. L’acqua è un elemento fondamentale per il nostro organismo: rappresenta oltre il 60% del peso corporeo e partecipa a tutte le funzioni vitali, dalla digestione alla circolazione, dalla termoregolazione fino al corretto funzionamento del cervello e dell’apparato scheletrico. Eppure, la trascuriamo. Bere in modo adeguato significa prendersi cura della propria salute a 360 gradi. L’acqua è il carburante silenzioso che ci accompagna in ogni gesto della giornata. Anche in cucina l’acqua gioca un ruolo nascosto ma fondamentale: nelle zuppe, nelle verdure fresche, nella frutta succosa che disseta al primo morso. Anguria, cetriolo, pomodoro, arancia: sono tutti piccoli “sorsi” che ci nutrono dall’interno. Il fabbisogno varia da persona a persona, i famosi 2 litri al giorno infatti sono indicativi (bisogna infatti considerare eta’ peso attività fisica e clima)ma un segnale semplice resta il colore delle urine: più è chiaro, più siamo idratati. E il segreto è distribuire l’acqua durante la giornata, senza aspettare la sete, che arriva quando siamo già in deficit. Ecco qualche piccolo consiglio utile che do ai mie pazienti: iniziare la giornata sempre con un bicchiere di acqua a digiuno possibilmente con il limone, portare sempre dietro una borraccia, alternare acqua naturale con tisane senza zucchero, comprare bottigliette da mezzo litro e considerare che bisogna arrivare almeno a 3 durante la giornata meglio quattro . E per coloro che proprio non si ricordano? Anche la tecnologia viene in aiuto: esistono delle app infatti che ti ricordano di bere… "Bere è un gesto piccolo, ma potentissimo. È il primo passo per stare meglio, migliorare l’efficacia di un percorso nutrizionale e, più in generale, prendersi cura di sé. Perché l’acqua non è solo una bevanda: è la nostra fonte di energia più semplice, economica e accessibile". Foto Web
Autore: Maria Giovanna Labruna 26 settembre 2025
C'è un luogo dove il tempo sembra rallentare, dove i profumi della cucina di una volta riempiono l’aria e i prodotti del territorio raccontano storie di genuinità e passione. È la Salumeria da Paolino, un angolo di bontà che da anni celebra la tradizione gastronomica locale con amore e autenticità. Qui ogni giorno è un viaggio nei sapori della nostra terra, grazie a una selezione accurata di salumi, formaggi e prodotti tipici che parlano di qualità e artigianalità. Ma la Salumeria da Paolino è molto più di un punto vendita: è un piccolo tempio della cucina casareccia, dove ogni piatto nasce dalla memoria e dal cuore. A guidare i fornelli c’è Antonella custode di ricette tramandate di generazione in generazione. Le sue preparazioni sono un omaggio alla semplicità e alla bontà delle cose fatte in casa, come una volta. Oggi protagonista: la Torta della Nonna Tra i dolci più amati e richiesti, oggi spicca la regina delle merende e dei dessert familiari: la Torta della Nonna. Pasta frolla dorata, profumata di limone, un cuore cremoso di delicata crema pasticcera e una pioggia di pinoli e zucchero a velo. Un dolce che sa di casa, di infanzia, di domeniche in famiglia. Quella di Antonella non è una semplice torta: è una coccola autentica, preparata con ingredienti freschi e locali, secondo la ricetta che la nonna le ha insegnato con cura e che oggi continua a vivere, fetta dopo fetta. Ingredienti Per la pasta frolla: 300 g di farina 00 150 g di burro freddo a pezzetti 130 g di zucchero 1 uovo intero + 1 tuorlo Scorza grattugiata di 1 limone non trattato Un pizzico di sale Per la crema al limone: 500 ml di latte intero 3 tuorli 120 g di zucchero 40 g di farina 00 (oppure 30 g di maizena per una crema più leggera) Scorza grattugiata di 1 limone Succo filtrato di mezzo limone (facoltativo, per un gusto più intenso) Per decorare: 30 g di pinoli Zucchero a velo q.b. Preparazione 1. Prepara la frolla In una ciotola (o nella planetaria), lavora il burro freddo con la farina fino a ottenere un composto sabbioso. Aggiungi lo zucchero, le uova, la scorza di limone e un pizzico di sale. Impasta velocemente fino a ottenere un panetto liscio e omogeneo. Avvolgi nella pellicola e fai riposare in frigo per almeno 30 minuti. 2. Prepara la crema al limone Scalda il latte con la scorza di limone (senza farlo bollire). In una ciotola a parte, monta i tuorli con lo zucchero, poi aggiungi la farina setacciata. Versa il latte caldo a filo, mescolando bene. Riporta tutto sul fuoco e cuoci a fiamma dolce, mescolando, finché la crema si addensa. Spegni il fuoco, aggiungi il succo di limone (se desideri), mescola bene e fai raffreddare con pellicola a contatto. 3. Assembla la torta Dividi la frolla in due parti. Stendi la base e rivesti una tortiera imburrata e infarinata (diametro 22-24 cm). Bucherella il fondo con una forchetta. Versa la crema ormai fredda, livella bene, poi copri con il secondo disco di frolla. Sigilla i bordi, spennella con poco latte o tuorlo, e cospargi con i pinoli. 4. Cottura Inforna in forno statico a 170°C per circa 40-45 minuti, finché la superficie sarà dorata e i pinoli ben tostati. Lascia raffreddare completamente, poi spolvera con zucchero a velo. Buon Appetito
Autore: Maria Giovanna Labruna 25 settembre 2025
L’eccellenza lucana che profuma di grano e Mediterraneo Immersa tra le maestose colline della Basilicata, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e la terra racconta storie antiche, nasce l’Azienda Agricola Pasta Valdoro: un’autentica ambasciatrice della tradizione cerealicola italiana . Con oltre un secolo di esperienza nella coltivazione del grano duro, Valdoro rappresenta un modello virtuoso di filiera agricola controllata, dove ogni spiga è coltivata con amore, secondo i ritmi della natura e sotto il caldo abbraccio del sole mediterraneo. Qui, la cultura del grano si fonde con l’innovazione agricola, dando vita a una semola di altissima qualità, ricca di profumi, sapori e sostanza. Dalla terra alla tavola, la pasta Valdoro si distingue per la sua trafilatura al bronzo, che dona una superficie ruvida e porosa, perfetta per catturare sughi e condimenti, e per una essiccazione lenta a bassa temperatura, che preserva le qualità organolettiche del grano. La ricetta: Paccheri Valdoro con le Vongole Un piatto semplice, ma capace di esprimere al meglio l’anima di due mondi: la terra e il mare. I paccheri Valdoro, corposi e avvolgenti, incontrano la delicatezza delle vongole veraci in una sinfonia di gusto tutta mediterranea. Ingredienti (per 4 persone): 350g di paccheri Pasta Valdoro 1 kg di vongole veraci 2 spicchi d’aglio Olio extravergine d’oliva (preferibilmente del Sud Italia) ½ bicchiere di vino bianco secco Prezzemolo fresco tritato Sale grosso per la spurgatura Peperoncino (facoltativo) Procedimento: Spurgare le vongole Lasciarle in acqua fredda salata per circa 2 ore, cambiando l’acqua un paio di volte per eliminare ogni traccia di sabbia. Preparare il condimento In una padella larga, soffriggere l’aglio con un filo d’olio. Aggiungere le vongole, sfumare con il vino bianco e coprire. In pochi minuti, si apriranno rilasciando tutto il loro profumo marino. Cuocere i paccheri Valdoro In abbondante acqua salata, cuocere i paccheri al dente. La consistenza piena e la straordinaria tenuta in cottura della pasta Valdoro esaltano ogni forchettata, restituendo al palato la genuinità del grano lucano. Saltare e servire Unire la pasta alle vongole, mescolare delicatamente per amalgamare sapori e profumi. Aggiungere prezzemolo fresco e, se gradito, un tocco di peperoncino. Un piatto che racconta una storia I Paccheri con le Vongole Valdoro non sono solo un primo piatto, ma un’esperienza sensoriale: raccontano di terre generose, di mani sapienti e di una passione agricola che si tramanda da generazioni. La pasta Valdoro è l’ingrediente che eleva anche la semplicità, regalando a ogni ricetta la forza di una tradizione autentica. 📌 Pasta Valdoro: dove la terra si fa gusto. 🗞️ La Gazzetta del Food – Settore Eccellenze Italiane
Autore: Chef Gregori Nalon 25 settembre 2025
Negli ultimi anni, è diventato comune sentire frasi come “Qui siamo una famiglia” nel mondo della ristorazione. L’intento è spesso positivo: trasmettere un senso di unità, appartenenza e collaborazione. Ma questa metafora, per quanto affettuosa, può diventare pericolosa se usata nel modo sbagliato. Un ristorante non è una famiglia. È un’azienda. E va gestita come tale. In una famiglia, l’amore è incondizionato. In un’azienda, il rapporto è basato su accordi, rispetto professionale e obiettivi comuni. In una famiglia, si resta anche quando le cose vanno male. In un’azienda, se non ci sono le condizioni giuste, si cambia. È normale, ed è sano. Perché è importante fare chiarezza? Usare la metafora della famiglia sul lavoro può generare aspettative irrealistiche: Aspettarsi disponibilità illimitata dai dipendenti. Minimizzare il valore del contratto, degli orari, dei diritti. Confondere la gentilezza con l’obbligo di sacrificarsi. Il rispetto, la collaborazione e la fiducia non richiedono finzioni emotive. Si possono costruire ambienti di lavoro sani, umani e sereni anche senza travestire l’azienda da famiglia. Lavorare bene insieme non significa essere una famiglia. Significa essere un team, con regole chiare, obiettivi condivisi e rispetto reciproco. E quando un ristorante funziona davvero come un’azienda ben organizzata, i risultati si vedono: personale motivato, clienti soddisfatti, meno stress e più qualità .
Autore: La Redazione 24 settembre 2025
L’estate sta lentamente cedendo il passo all’autunno, ma tra i frutti di stagione che possiamo ancora gustare, ci sono i fichi, un vero e proprio tesoro della natura. Dolce, succoso e ricco di proprietà benefiche, questo frutto è perfetto per concludere l’estate in bellezza. Non solo soddisfa il nostro palato con la sua dolcezza naturale, ma ci offre anche una serie di vantaggi per la salute. Scopriamo insieme i benefici dei fichi e come utilizzarli in una ricetta semplice e deliziosa! I Benefici dei Fichi I fichi sono una fonte eccellente di fibre, vitamine (come la vitamina A, C e K) e minerali (potassio, calcio, magnesio). Sono anche ricchi di antiossidanti, che aiutano a combattere i danni dei radicali liberi, rallentando così il processo di invecchiamento e riducendo il rischio di malattie croniche. Inoltre, le fibre presenti nei fichi supportano la digestione e favoriscono il transito intestinale, rendendoli ideali per chi cerca di mantenere un benessere digestivo ottimale. Ma non è tutto! I fichi sono anche un ottimo alleato per la salute del cuore, grazie alla presenza di potassio, che aiuta a regolare la pressione sanguigna, e di antiossidanti che possono ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. CROSTATA DI FICHI Ingredienti p er la pasta frolla: 300 g di farina 00 150 g di burro freddo a pezzetti 120 g di zucchero 1 uovo intero + 1 tuorlo 1 pizzico di sale Scorza grattugiata di 1 limone (facoltativa) Per il ripieno: 300–350 g di fichi freschi (maturi ma sodi) oppure 250 g di confettura di fichi 1 cucchiaio di miele (facoltativo) Mandorle a lamelle o tritate (opzionale) Zucchero di canna per la superficie (facoltativo) Preparazione: 1. Prepara la pasta frolla In una ciotola (o su una spianatoia), mescola la farina con lo zucchero e un pizzico di sale. Aggiungi il burro freddo e lavora con la punta delle dita fino a ottenere un composto sabbioso. Unisci l’uovo, il tuorlo e la scorza di limone. Lavora rapidamente fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Avvolgi nella pellicola e fai riposare in frigo per almeno 30 minuti. 2. Prepara il ripieno Se usi fichi freschi: lavali, asciugali e tagliali a metà o a fette. Se usi la confettura: mescolala con un cucchiaio di miele per un gusto più intenso. Puoi anche usare entrambi: uno strato di confettura sotto, e fichi freschi sopra. 3. Assembla la crostata Stendi la frolla su una spianatoia leggermente infarinata. Rivesti uno stampo da crostata (22–24 cm) imburrato e infarinato. Bucherella la base con una forchetta. Versa la confettura (se usata) e distribuisci sopra i fichi a raggiera o a piacere. Cospargi con mandorle e un po’ di zucchero di canna, se vuoi. 4. Cuoci In forno statico a 180°C per circa 35–40 minuti, fino a doratura. Lascia raffreddare completamente prima di servire. 🍽 Consigli: La crostata è ottima a temperatura ambiente, anche il giorno dopo. Puoi aggiungere un filo di miele o una pallina di gelato alla vaniglia per un tocco in più. Se ti piace, aggiungi qualche goccia di rum o cannella nella confettura.
Autore: Cinzia Tattini 23 settembre 2025
Con l’arrivo dell’autunno, la natura cambia volto e anche la cucina si veste di nuovi colori, profumi e sapori. Le temperature più fresche invitano a preparare piatti caldi, avvolgenti, capaci di riscaldare non solo il corpo, ma anche l’anima. L’autunno è la stagione dei frutti del bosco, delle castagne, della zucca, dei funghi, delle mele, delle pere e della frutta secca. Ingredienti che diventano protagonisti di ricette tradizionali, ma anche di nuove creazioni culinarie che sanno unire gusto e stagionalità. Tra gli ingredienti simbolo dell’autunno troviamo: Zucca: versatile, dolce e cremosa, perfetta per vellutate, risotti, gnocchi e anche dolci. Funghi: porcini, chiodini e champignon arricchiscono primi piatti, contorni e ripieni con il loro profumo intenso. Castagne: da gustare arrostite o trasformare in farine e creme per preparazioni dolci e salate. Mele e pere: ideali per torte, crostate, composte ma anche per secondi piatti in agrodolce. Frutta secca: noci, nocciole, mandorle e pinoli danno croccantezza e sapore a insalate, pani, pesti e dolci. Idee di ricette autunnali L’autunno è il momento perfetto per tornare ai fornelli e sperimentare. Ecco alcune idee di piatti stagionali: Vellutata di zucca con crostini di pane integrale e rosmarino Risotto ai funghi porcini mantecato al parmigiano Gnocchi di castagne con burro e salvia Arrosto di maiale alle mele con salsa al vino rosso Torta di mele della nonna con cannella e pinoli Crostata di pere e cioccolato fondente Pane alle noci e farina integrale Perché scegliere ricette di stagione Cucinare con ingredienti di stagione non è solo una scelta etica e sostenibile, ma anche un modo per valorizzare i sapori autentici, ridurre l’impatto ambientale e risparmiare. I prodotti autunnali sono ricchi di nutrienti, vitamine e minerali utili per affrontare i primi freddi e rafforzare il sistema immunitario. L’autunno è una stagione generosa e stimolante per chi ama cucinare. Porta con sé il desiderio di rallentare, ritrovare il piacere della tavola e condividere momenti di convivialità. Che si tratti di una cena in famiglia o di un pranzo domenicale, le ricette autunnali sanno sempre creare atmosfere calde e accoglienti. Preparate gli ingredienti, accendete i fornelli e lasciatevi ispirare dai colori e dai profumi dell’autunno. Foto Web
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