La Gazzetta del Food dà il benvenuto alla Personal Chef Antonella D’Alfonso

Maria Giovanna Labruna • 17 novembre 2025
Chef abruzzese dell’entroterra teatino, Antonella D’Alfonso porta con sé una storia personale e professionale che affonda le radici nella cultura contadina e nella profonda devozione per la terra. Sin da bambina, nella sua famiglia abituata a “fare tutti la propria parte”, le veniva affidato con naturalezza – e grande gioia – il compito della cucina. È lì, tra i prodotti genuini coltivati in casa, che nasce la sua identità di “piccola cuoca”, una passione che non l’ha mai abbandonata e che è diventata il filo conduttore della sua vita.
La filosofia culinaria di Antonella prende forma e si rafforza durante gli studi presso l’istituto alberghiero ad indirizzo enogastronomico, dove il contatto con la cucina professionale alimenta e struttura il suo talento naturale. A soli 18 anni entra nel mondo della ristorazione, inaugurando una carriera che oggi supera i 45 anni e che l’ha portata a lavorare in ogni settore del comparto: dalle piccole realtà familiari alle grandi strutture, fino alla gestione in proprio.
Spinta da un’instancabile creatività e da un profondo desiderio di divulgazione gastronomica, fonda l’Associazione Culturale Percorsi Gastronomici, con la quale ottiene grande successo nella realizzazione di eventi, catering, progetti di cake design e attività didattiche di alta formazione culinaria. Il suo impegno instancabile e la qualità del suo lavoro vengono riconosciuti ufficialmente nel dicembre 2019 quando, presso la Camera dei deputati a Roma, riceve dalla Federazione Italiana Cuochi l’onorificenza del Collegium Cocorum, uno dei più prestigiosi riconoscimenti alla carriera.
Oggi Antonella D’Alfonso è Executive Chef in un hotel a cinque stelle, ruolo che ricopre con la stessa passione con cui da bambina curava i piatti della sua famiglia. La sua cucina rimane saldamente ancorata alla tradizione regionale abruzzese, interpretata come punto di partenza e mai come limite: un patrimonio identitario da rispettare, innovare, e raccontare attraverso nuove armonie di gusto.
Il suo stile? Una continua ricerca di prodotti locali d’eccellenza, selezionati con pazienza e dedizione, unita a una creatività che sa osare sempre con misura. Ne è esempio il suo celebre Arrosticino 2.0: un’interpretazione moderna di un grande classico abruzzese, preparato con agnello biologico locale marinato in erbe spontanee di montagna, cotto a bassa temperatura e servito con una riduzione di Montepulciano d’Abruzzo e tartufo nero. Un piatto che, nelle sue parole, “racconta una storia millenaria con un linguaggio contemporaneo”.
Antonella D’Alfonso si riconosce pienamente in quel movimento culturale che valorizza la cucina regionale come radice e trampolino verso nuovi orizzonti gastronomici. Con orgoglio, determinazione e una sensibilità unica, continua a costruire un percorso che celebra l’Abruzzo e il suo immenso patrimonio culinario, portando sulla tavola non solo sapori, ma identità, memoria e visione.

Autore: Chef Gregori Nalon Cooking Strategist 17 novembre 2025
Nel cuore pulsante del mercato ittico di Chioggia, dove l’alba accende profumi di mare autentico e i banchi traboccano di prodotti “nostrani” dell’Adriatico, nasce questa ricetta firmata dallo Chef Gregori Nalon. Un piatto che celebra la freschezza assoluta di mazzancolle, canocchie e cannolicchi vivi, trasformando la semplicità del pescato locale in un’espressione gastronomica raffinata, intensa e profondamente legata al territorio. Una calamarata che racconta il mare con rispetto, delicatezza e gusto, rendendo omaggio a quella tradizione veneta fatta di materia prima eccellente e tecnica pulita. La ricetta prende forma in un sabato qualunque, durante una visita al mercato del pesce di Chioggia. L’etichetta “nostrano — prodotto pescato nel Mar Adriatico, zona FAO 37.2.1” ha guidato la scelta degli ingredienti: mazzancolle, canocchie e cannolicchi vivi, nel pieno del loro profumo e della loro freschezza. Da questa selezione accurata non poteva che nascere un piatto saporito, gustoso e al tempo stesso delicato, espressione autentica del nostro mare. Ingredienti per 4 person e 400 g pasta calamarata Valdoro 12 canocchie 12 mazzancolle 12 cannolicchi 100 g polpa di pomodoro fine 60 g olio extravergine di oliva 50 g vino bianco 20 g brandy 20 g mix di erbe fresche tritate 10 g prezzemolo 6 g basilico 2 g timo limoncino 2 g menta fresca 20 g aglio fresco 6 g peperoncino fresco Sale e pepe macinato al momento 2 g buccia di limone non trattato (solo parte gialla) Facoltativo: pecorino grattugiato per la mantecatura finale Procedimento 1. Pulizia Lavare, mondare e pulire con cura mazzancolle, canocchie e cannolicchi, mantenendo intatta la loro freschezza naturale. 2. Base aromatica In una padella capiente unire l’olio, l’aglio fresco schiacciato (da rimuovere successivamente), il peperoncino a rondelle e 100 g di acqua. Scaldare a fuoco dolce: inizialmente l’acqua porterà a una lieve bollitura, poi l’aglio inizierà a rosolare conferendo il suo aroma. 3. Crostacei e molluschi Alzare la fiamma e aggiungere mazzancolle, canocchie e cannolicchi. Flambare con brandy e sfumare con vino bianco. Rimuovere i cannolicchi dal guscio e tenere da parte tutti gli elementi scottati. 4. Il sugo Unire la polpa di pomodoro alla padella e cuocere per alcuni minuti. Regolare di sale e pepe. 5. La pasta Cuocere la calamarata in acqua salata e scolarla quando è a ¾ di cottura. Trasferirla nella padella con il sugo e proseguire la cottura a fiamma viva per ottenere una perfetta amalgama. 6. Finitura Aggiungere il mix di erbe fresche, la buccia di limone e infine mazzancolle, canocchie e cannolicchi. Mantecare con delicatezza (eventualmente con un velo di pecorino). E,,,, Buon Appetito!
Autore: Jessica Sorrentino 17 novembre 2025
NAPOLI — Con il suono della forbice e sotto i riflettori della Mostra d’Oltremare, è stata inaugurata l’undicesima edizione di Gustus, il salone professionale dedicato all’agroalimentare, all’enogastronomia e alla tecnologia. Dal 16 al 18 novembre, la fiera si conferma come un momento di grande rilevanza per il Centro‑Sud Italia, portando in scena le eccellenze del Mediterraneo. Promossa da Progecta S.r.l., Gustus 2025 si svolge nei padiglioni 2, 3 e 3B della Mostra d’Oltremare. L’evento è riservato esclusivamente a operatori di settore e punta forte su un’anima business-to-business. Uno dei pilastri di questa edizione è l’internazionalizzazione: sono attese più di 13 delegazioni di buyer selezionate da ICE / I.T.A., provenienti da Paesi quali Svizzera, Germania, Polonia, Turchia, Grecia, Regno Unito, Tunisia, Bulgaria e altri. Questa rete di relazioni internazionali rende Gustus non solo una vetrina per le aziende locali, ma anche un ponte verso i mercati esteri. La Regione Campania è fortemente presente, con un’area dedicata alla filiera ittica. Nel programma: show cooking con chef stellati, degustazioni di prodotti ittici campani e talk su sostenibilità e valorizzazione delle risorse marine, in collegamento con il Programma FEAMPA 2021‑2027. Tra gli “ospiti fissi” di Gustus non mancano le federazioni di settore: la Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (FIPGC) torna con la finale del concorso “The Best Panettone of the World”, nelle sue categorie classico, innovativo, salato e decorato. La Federazione Italiana Cuochi (FIC), così come la Federcarni Campania, saranno protagoniste di corsi, dimostrazioni di taglio, cucina, techniques di frollatura e altro ancora, offrendo una full immersion per cuochi, macellai e operatori dell’ospitalità. Non è solo una fiera, ma un vero e proprio catalizzatore di networking: grazie al “Meet & Match” organizzato da ICE, le aziende espongono i propri prodotti direttamente a buyer internazionali, creando opportunità concrete di export e crescita. Secondo il report ufficiale dell’edizione precedente (2024), la fiera ha visto la partecipazione di 13.300 operatori professionali, 198 espositori, e oltre 4.000 chef coinvolti in showcooking e corsi. Le prospettive per questa edizione sono alte e gli organizzatori puntano a superare questi numeri, consolidando Gustus come punto di riferimento del Mediterraneo. Giuliana Gargano , exhibition manager di Gustus, ha dichiarato: «Vogliamo consolidare sempre di più Gustus come piattaforma dove le aziende trovano non solo visibilità, ma relazioni reali con ristoratori, catene alberghiere e buyer internazionali». (parafrasi basata su interviste passate) L’11ᵃ edizione di Gustus è molto di più di una fiera: è un hub dell’innovazione agroalimentare, un ponte tra Sud Italia e mercati internazionali, e un palcoscenico per chef e imprese che vogliono crescere in un contesto globale. Con la forte partecipazione istituzionale e l’attenzione alle filiere tradizionali come quella ittica, Gustus 2025 si conferma un evento strategico per lo sviluppo sostenibile e competitivo dell’agroindustria mediterranea.
Autore: Maria Giovanna Labruna 16 novembre 2025
La cucina mediterranea incontra l’innovazione: La Gazzetta del Food inaugura la rubrica “Mediterraneo Contemporaneo”, firmata dallo chef napoletano Salvatore Bocchetti, interprete di una gastronomia che sa raccontare storie attraverso sapori autentici e creatività. Originario di Napoli, Bocchetti porta con sé l’esperienza maturata tra hotel di lusso a Milano e Napoli e tra le splendide location della costiera sorrentina, dove ha saputo trasformare ogni piatto in un racconto di tradizione e innovazione. Alla guida della brigata della Tenuta Re Ferdinando, ha reinterpretato la cucina mediterranea con uno sguardo contemporaneo, rendendo ogni menu un’esperienza sensoriale memorabile. Ma la sua influenza va oltre i fornelli. Come consulente culinario, Bocchetti collabora con 42 ristoranti in Europa e nel mondo, portando la sua visione distintiva e il tocco raffinato che lo contraddistingue. Nella rubrica, i lettori avranno accesso a storie, ricette esclusive e i segreti della cucina d’eccellenza, entrando in contatto con il dietro le quinte di una gastronomia che unisce passione, tecnica e creatività. Non solo alta cucina: Bocchetti è anche impegnato in iniziative di solidarietà, dimostrando come la buona cucina possa essere un veicolo di bellezza e responsabilità sociale. Con oltre 11 milioni di lettori all’anno, La Gazzetta del Food invita tutti a seguire questo nuovo percorso culinario, dove la tradizione mediterranea si fonde con la modernità, e ogni piatto diventa un viaggio nel gusto, nell’emozione e nell’arte della tavola.
Autore: La Redazione 16 novembre 2025
La Gazzetta del Food dà il benvenuto a Giovanna Cuomo, chef di lungo corso, figlia d’arte e nuova voce del giornale. Classe 1970, la Chef Cuomo è la più piccola di cinque figli e cresce praticamente in cucina, osservando i genitori lavorare con dedizione. Fin da bambina, la passione per la cucina prende forma anche nei giochi: le viene regalato un piccolo forno per imitare i genitori e sperimentare con dolci e ricette. Durante la giovinezza, però, si rende conto che il lavoro in cucina l’avrebbe portata lontana dalla famiglia. Decide così di intraprendere studi psicopedagogici, pur mantenendo viva la passione per il cibo. In questo periodo conosce quello che diventerà suo marito, anch’egli appassionato di cucina e già impegnato nel locale di famiglia, dove apprende preziosi insegnamenti dal suocero. Dopo qualche anno, Giovanna e suo marito aprono un ristorante tutto loro, che gestiranno con successo per 23 anni. Un imprevisto di salute li costringe a rallentare il ritmo frenetico, ma non a fermarsi: nasce così la nuova fase della carriera di Giovanna, dedicata all’avviamento di nuovi locali e al lavoro come personal chef. L’amore per questo lavoro è così contagioso che anche i suoi tre figli hanno scelto di seguire le sue orme nel mondo della cucina. Oltre alla carriera culinaria, Giovanna Cuomo è Presidente dell’AIC Regione Campania , ruolo in cui guida i professionisti del settore e sostiene i giovani talenti attraverso formazione, mentorship e iniziative concrete. La sua filosofia è chiara: “Il vero ristoratore non sta a guardare, ma fa parte del lavoro, pronto a sostenere la squadra in ogni momento”. Con il debutto come nuova penna della Gazzetta del Food, Giovanna Cuomo porta lettori e appassionati alla scoperta di storie, ricette, tradizione e innovazione culinaria, unendo esperienza, passione e leadership… sempre con il cuore e nel DNA.
Autore: La Redazione 16 novembre 2025
Catanzaro, 16 novembre 2025 – È iniziata con grande entusiasmo la 5ª edizione del Salone DeGusto, che ieri ha aperto i battenti registrando una notevole affluenza di operatori del settore HO.RE.CA., buyer, produttori e stampa specializzata. La rassegna, ospitata presso la Fiera di Catanzaro, ha confermato sin dalle prime ore il proprio ruolo di punto di riferimento per l’alta qualità agroalimentare italiana. La giornata inaugurale si è aperta con il tradizionale taglio del nastro, seguito dalla tavola rotonda “Buona come il Sud”, momento dedicato alla presentazione ufficiale dell’evento e alla valorizzazione delle eccellenze meridionali. Un confronto che ha sottolineato il forte radicamento territoriale della manifestazione e la sua vocazione a promuovere identità, qualità e innovazione. Subito dopo, l’attenzione si è spostata sull’arena delle competizioni con le selezioni SCA Italy valide per il titolo di Miglior Barista d’Italia 2026, appuntamento che ha richiamato professionisti e appassionati del mondo del caffè. Il programma della giornata è poi proseguito con una serie di appuntamenti dedicati al mondo della cucina e dell’editoria gastronomica: Ore 12 – Cooking show a cura della Federazione Italiana Cuochi Ore 13 – Cooking show Conpait Ore 16 – Presentazione del libro di Antonella Amodio, “Pizza e vino in 100 abbinamenti”, un approfondimento sugli abbinamenti tra lievitati d’autore e vini italiani L’atmosfera si è confermata dinamica e fortemente orientata al confronto professionale, grazie alla presenza di tante aziende di eccellenza e di un pubblico attento alle nuove tendenze dell’agroalimentare. La manifestazione prosegue oggi con nuovi ospiti, degustazioni, incontri e numerosi eventi che arricchiranno ulteriormente il programma. DeGusto 2025 continua a distinguersi come luogo privilegiato dove il cibo incontra le persone e dove il business incontra l’innovazione.
Autore: Maria Giovanna Labruna 14 novembre 2025
La Gazzetta del Food è lieta di accogliere Chef Antonio Peluso, il re del baccalà , che da oggi firma una rubrica dedicata al mondo del baccalà e alle sue infinite interpretazioni. In esclusiva, Antonio Peluso si racconta: “Ognuno è re nella propria casa” Il suo percorso nasce per caso, lontano dai fornelli: piccolo imprenditore ed ex DJ dell’hinterland casertano, il baccalà lo incontrava solo a Natale. Nel 2015 decide di rilevare un piccolo locale a Marcianise e dà vita alla prima Locanda del Baccalà, scoprendo la complessità e la ricchezza di un ingrediente che diventerà la sua firma. Con studio e dedizione, il progetto cresce: dalla storica Tracklander del ’76, con cui porta il suo cuoppo nei migliori street food campani, alla Boutique del Baccalà, spazio dedicato alla vendita e alla formazione, fino al ricettario “50 sfumature di baccalà”, che include anche il celebre cioccolatino al baccalà, un’esclusiva mondiale. Un percorso fatto di sacrifici, cadute, ripartenze e innovazione continua, che culmina nella nascita del Baccalà Village, il villaggio itinerante che celebra questo prodotto 365 giorni l’anno. “Non siamo chef stellati, ma chef scellati” – afferma Peluso . Una frase che racconta perfettamente la sua autenticità, la creatività e la voglia di rompere gli schemi. La Gazzetta del Food dà ufficialmente il benvenuto a Chef Antonio Peluso. Inizia con lui un viaggio ricco di gusto, identità e nuove sfumature di baccalà.
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