COVID: COLDIRETTI PUGLIA, 200MILA POVERI SENZA CIBO A NATALE
la redazione • 9 novembre 2020
Necessario accelerare nella presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti

Sono più di 200mila i poveri in Puglia che con l’aggravarsi della situazione sono costretti per Natale a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o soprattutto con la distribuzione di pacchi alimentari. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia dopo l’entrata in vigore del nuovo DPCM, sulla base dell’andamento delle richieste degli Enti impegnati nel volontariato che registrano un aumento anche del 40% delle richieste di aiuto.
“In Puglia ci sono ormai oltre 200mila affamati che sono costretti a chiedere aiuto per mangiare. Il problema alimentare non riguarda solo il terzo mondo ma anche i Paesi più industrializzati dove le differenze sociali generano sacche di povertà ed emarginazione. Tra le categorie più deboli degli indigenti in Puglia si contano 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Fra i nuovi poveri – sottolinea la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà si presentano persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche e ai centralini arrivano decine di telefonate al giorno con richieste di aiuto perché padri e madri non sanno come sfamare i figli e si vergognano di trovarsi per la prima volta in questo tipo di difficoltà.
E’ necessario subito accelerare nella presentazione dei bandi per gli aiuti agli indigenti con i 250 milioni stanziati per acquistare cibi e bevande Made in Italy di qualità da distribuire ai nuovi poveri – chiede Coldiretti Puglia - in riferimento alla avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.276 del decreto del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che suddivide lo stanziamento dei fondi dedicati al "Programma annuale di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.
Per far fronte alle crescenti richieste occorre – sottolinea Coldiretti – rendere al più presto disponibili i prodotti alimentari da acquistare con le importanti risorse stanziate nel Decreto Rilancio da destinare alle famiglie più povere per l’emergenza sociale senza precedenti che l’Italia sta affrontando. Si tratta di un primo intervento urgente – continua Coldiretti Puglia – per fare fronte alle crescenti richieste di aiuto che vengono agli Enti impegnati nel volontariato e, allo stesso tempo, sostenere il lavoro e l’economia del sistema agroalimentare tricolore duramente colpito dalle difficoltà delle esportazioni e della ristorazione in grave crisi.
“Non c’è tempo da perdere e occorre al più presto procedere alla pubblicazione dei bandi per rendere operativo un intervento atteso da una ampia fascia della popolazione. Una misura importante per le famiglie e per le attività produttive con l’acquisto di prodotti autenticamente Made in Italy e denominazione di origine per aiutare anche aziende agricole ed allevamenti in difficoltà”, insiste il presidente Muraglia.
In realtà il piano di aiuti pubblico – sottolinea la Coldiretti – è stato già anticipato nei fatti dall’impegno di quasi 4 cittadini su 10 (39%) che dichiarano di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo dagli agricoltori di Campagna Amica con la spesa sospesa, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Con la ‘Spesa Sospesa’ degli agricoltori di Campagna Amica vengono raccolti e donati alle famiglie indigenti frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, olio e legumi, attraverso le parrocchie, i Comuni e gli enti caritativi. Si tratta di un risultato ottenuto grazie alla generosità degli agricoltori e dei frequentatori e sostenitori delle fattorie e dei mercati di Campagna Amica che continuano a lavorare, anche con consegne a domicilio, per non far mancare cibi di qualità sulle tavole dei pugliesi.
La lista dei prodotti 100 % italiani da acquistare per distribuire ai piu’ indigenti prevista dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole comprende – sottolinea la Coldiretti – 36 milioni di euro per l'acquisto di prosciutto crudo Dop, cotto e salumi Dop/Igp; 8,4 milioni per salumi non da carne suina (tacchino, bresaola); 50 milioni per formaggi DOP; 20 mln per olio extravergine di oliva. Inoltre omogeneizzati di carne (5 milioni), omogeneizzati di frutta (4 milioni , pastina per infanzia (4 milioni), biscotti prima infanzia (5 milioni), latte crescita 2-3 per infanzia (1 milione), carne bovina sottovuoto - polli interi surgelati (10 milioni), carne in scatola (12 milioni), spezzatino con fagioli e piselli per mense (1,5 milioni) e nel formato 400 grammi (5 milioni), zuppe di cereali con verdure (6 milioni), minestrone con verdure (6 milioni), pasta secca nel formato 500 grammi di cui il 10% senza glutine (10 milioni), riso nel formato da 1 kg (6 milioni), preparati per risotti (6 milioni), passata di pomodoro (12 milioni), polpa di pomodoro o pelati formato per mense (1 milione), sughi pronti al ragu' e al basilico (8 milioni), verdure in scatola e in vetro (8 milioni) e nel formato per mense (2 milioni), legumi in scatola - fagioli e lenticchie (3 milioni), macedonia di frutta e frutta sciroppata (7 milioni), succo di frutta (6 milioni), purea di frutta (4 milioni) e, infine, cracker di cui il 10% senza glutine (4 milioni). Inoltre la copertura dei costi dei servizi logistici ed amministrativi prestati dalle organizzazioni di volontariato sono ammissibili nel limite del 5% del costo di acquisto di derrate alimentari per singola aggiudicazione della fornitura del prodotto alimentare.
Bari, 9 novembre 2020

L’allarme di Coldiretti: "È un’emergenza senza fine, applicare subito il piano straordinario regionale" Ad Altamura, a ridosso del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, un agriturismo è stato letteralmente preso d’assalto da un branco di circa 100 cinghiali, tra adulti e cuccioli. Gli animali, in cerca di cibo e acqua, hanno invaso i campi coltivati attorno alla struttura, devastando raccolti e impianti agricoli. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, che ha diffuso le immagini shock del branco e lanciato un nuovo appello per un intervento immediato dell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC). L’associazione agricola chiede l'applicazione urgente del Piano straordinario regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, già approvato dalla Giunta regionale su pressione degli agricoltori. "Non è più una questione di convivenza, ma di sopravvivenza per le aziende agricole e agrituristiche", afferma Coldiretti. "I cinghiali distruggono raccolti, causano incidenti stradali, mettono a rischio la sicurezza alimentare e diffondono malattie come la peste suina africana". Un problema diffuso in tutta la Puglia L’episodio di Altamura non è isolato. Le segnalazioni di danni da cinghiali sono in aumento in tutto il territorio pugliese, in particolare nelle aree rurali e nei pressi dei parchi naturali. I branchi si spostano liberamente, attratti dalla disponibilità di acqua e coltivazioni, e mettono a repentaglio l’intero comparto agricolo. Numerosi sono stati gli appelli e le manifestazioni da parte di Coldiretti, che ha mobilitato migliaia di agricoltori per protestare davanti alla sede della Regione Puglia. Cosa prevede il piano straordinario Il piano approvato prevede interventi di: cattura e abbattimento selettivo nelle zone più critiche; rafforzamento dei sistemi di recinzione e sorveglianza; monitoraggio sanitario per contenere il rischio di diffusione della peste suina africana; collaborazione tra enti locali, ASL e forze dell’ordine. Tuttavia, l’attuazione concreta del piano resta ancora insufficiente, secondo le associazioni di categoria. Senza azioni rapide e coordinate, il fenomeno rischia di diventare incontrollabile. Le aziende agricole e agrituristiche, già provate dalle difficoltà economiche, si ritrovano oggi a combattere una battaglia quotidiana contro una fauna selvatica fuori controllo. Per questo Coldiretti ribadisce: "Fare presto è ormai una necessità, non più una scelta".

Continua a conquistare pubblico e critica il programma televisivo "A Cena con la Luna", ideato e condotto da Ida Piccolo e Antonio D’Addio, in onda ogni martedì sera, in diretta dalle ore 21.00 alle 22.30, sul canale 83 del digitale terrestre, Tv Luna. Un format che unisce cucina, intrattenimento, musica e storytelling, regalando ogni settimana un'esperienza unica e coinvolgente. L’ottava puntata ha brillato in modo particolare grazie alla partecipazione di due ospiti d’eccezione: Gabriele Esposito, giovane talento della musica italiana, e Rosario Toscano, attore comico noto per la sua verve travolgente e la capacità di improvvisare con intelligenza e ironia. Gabriele Esposito è un nome ormai affermato tra le nuove leve della musica italiana. Ex concorrente di X Factor, ha saputo conquistare un vasto pubblico grazie alla sua voce intensa, alle melodie contemporanee e ai testi profondi. Idolo delle nuove generazioni, Gabriele è considerato anche dalla critica musicale come uno degli artisti più promettenti del panorama nazionale. Durante la puntata ha emozionato con alcune esibizioni dal vivo, ripercorrendo anche momenti significativi del suo percorso artistico, tra aneddoti personali e riflessioni sulla scena musicale attuale. Rosario Toscano: comicità autentica e cuore napoletano A portare il sorriso è stato invece Rosario Toscano, attore comico e showman dalla lunga esperienza tra teatro, televisione e cabaret. Toscano ha intrattenuto il pubblico con sketch, battute, imitazioni e momenti di genuina improvvisazione, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel far ridere con intelligenza e spontaneità. La sua comicità, fortemente radicata nella tradizione napoletana, ha aggiunto una nota di leggerezza e allegria alla serata. Cucina gourmet e storytelling del gusto Elemento centrale del format resta l’arte culinaria, curata magistralmente dallo chef Gregori Nalon, primo Cooking Strategist in Italia, volto noto della televisione gastronomica, testimonial di grandi brand internazionali come Kikkoman e Noriberica Spagna. Con lui, in questa puntata, anche il pastry chef Marco Piccirillo della pasticceria “Le dolcezze di Nonna Maria”, oggi anche tra i protagonisti del Vega Restaurant e della Marican Holding. Il menu proposto ha saputo raccontare emozioni e stagioni attraverso i sapori: La Mia Frisella Mediterranea: una reinterpretazione raffinata del classico piatto del Sud, arricchita con pomodorini marinati al basilico, olive, capperi, pomodori secchi, mozzarella e mandorle caramellate al limone. La Mia Tagliata: manzo marinato al rosmarino accompagnato da verdurine in agrodolce e un tocco sorprendente di fior di sale al caffè. In chiusura, due dessert iconici: la Torta Scudetto Again, o maggio al quarto scudetto del Napoli, e la Vegayola, dolce vegano e creativo. Un momento simbolico ha aperto la serata: la degustazione di quattro polpette, pensate come metafora culinaria del quarto scudetto vinto dal Napoli. Un gesto che ha unito tifo, tradizione e gusto in un solo boccone. Produzione e collaborazioni Il programma è una produzione Claudio Malfi Management, realizzata in collaborazione con Gemma Caruso ideatrice del programma, e si sta imponendo come uno degli appuntamenti più attesi della prima serata televisiva campana, con un seguito sempre crescente anche sui social. Tra ospiti di talento, ricette raffinate e momenti di autentica empatia, "A Cena con la Luna" conferma la sua formula vincente: raccontare storie e emozioni, passando per la tavola, la musica e il cuore.

Nel foggiano, a San Marco in Lamis (Stignano), dal 21 al 23 giugno l’evento nazionale del pane Le novità: ogni sera La cena del Pane che si innova e l’arte orafa artigiana locale da esplorare Dacci oggi il nostro pane quotidiano, con i venti di guerra di questi anni recenti, non è più un gesto abituale ma ogni pagnotta ha assunto di nuovo il valore simbolico della pace. Grani Futuri, l’evento nazionale del pane che dal 2017 organizza il fornaio economista Antonio Cera con la sua associazione, risponde al desiderio che unisce con un filo di candida farina tutto il mondo e per il 2025 propone come tema di riflessione, confronto e di gustosi assaggi e workshop “Il pane della speranza”. Grani Futuri dal 21 al 23 giugno 2025 mescolerà mirabilmente l’eredità del passato, attraverso tutte le attività che per tre giorni a San Marco in Lamis, in località Stignano, animeranno questo angolo incantevole della provincia di Foggia dove i campi di grano si intersecano con gli antichissimi eremi, la via Francigena e i percorsi dei Cammini da fare a piedi, in un giardino all’aperto fatto di erbe spontanee commestibili, in luoghi dove la bellezza incontaminata della natura alimenta spiritualità e meditazione. Due le novità dell’edizione 2025 di Grani Futuri: · Ogni sera, per tre serate consecutive, ci saranno le cene esclusive a quattro mani con chef di fama nazionale, in cui il menu verrà realizzato per valorizzare il pane, nelle sue diverse tipologie, in un vero e proprio dialogo gastronomico condito da produttori di olio e vino e dai loro racconti. La location sarà all’interno dell’Auditorium, con posti solo su prenotazione, mentre all’esterno proseguiranno le degustazioni nelle varie postazioni e gli altri eventi. · L’arte orafa di San Marco in Lamis, frutto di sapienti artigiani, brillerà domenica 23 giugno, ultima giornata di Grani Futuri. Il pane e l’oro diventano simboli tangibili di una sapienza antica, due arti manuali, unite da gesti precisi, cura quotidiana e capacità di trasformare l’essenza della bellezza. Ed ecco quelli che saranno i tre i pilastri di Grani Futuri 2025: · Contesto territoriale: il Pane come nutrimento materiale e immateriale · Pancotto Contest e i Comuni identitari del Pane · Serate tra Pane, cultura e alta cucina. Sotto i riflettori torna il Gargano interno, quello lontano dal mare, da esplorare tutto l’anno con la sua rete di conventi, la sua collezione di grani antichi da gustare, le tradizioni artigianali che mani sapienti hanno saputo tramandare. Sono alcuni degli ingredienti del Pane come nutrimento materiale e immateriale che, in tour riservati a giornalisti e blogger, verranno condivisi attraverso tre percorsi esperenziali. Il primo dedicato alla mietitura e molitura nei campi locali, per riscoprire il valore del lavoro agricolo e delle filiere etiche. Il secondo attraverso i conventi e i luoghi della spiritualità, per sottolineare come il pane sia stato – e sia tuttora – un elemento centrale nei riti religiosi e nella cultura monastica. Il terzo alla scoperta dell’arte orafa locale, altra preziosa espressione di San Marco in Lamis: il pane e l’oro diventano simboli tangibili di una sapienza antica, due arti manuali, unite da gesti precisi, cura quotidiana e capacità di trasformare l’essenza della bellezza. Le città identitarie del Pane della Puglia si incontreranno per Grani Futuri 2025 con il Pancotto Contest dove, domenica 22 giugno 2025, il pane raffermo diventerà il principale ingrediente interpretato da vari Comuni fra i quali Altamura, Laterza, Guagnano, Monte Sant’Angelo. L’economia circolare di un tempo, in cui di certo il pane “vecchio” non si buttava, ritornerà sulle nostre tavole e diventerà una risorsa con sapori dimenticati da riscoprire. La full immersione di tre giorni, da venerdì 20 a domenica 22 giugno 2025, a San Marco in Lamis (Foggia) in località Stignano, darà ogni mattina l’opportunità di conoscere il Gargano interno con escursioni ed attività e assaggi dedicati ai turisti ed ai visitatori. Nella prima parte della serata si terranno salotti letterari con autori, intellettuali e giornalisti, seguiti da tavole rotonde con fornai e panificatori provenienti da tutta Italia per discutere del valore morale e sociale del “Pane della Speranza”, condividendo esperienze e progetti tra etica del cibo, sostenibilità, spiritualità e rigenerazione sociale. Per info: www.granifuturi.com https://www.facebook.com/granifuturi https://www.instagram.com/granifuturi/

E’ record di presenze negli agriturismi per il lungo ponte del 2 giugno in Puglia, con l’arrivo di turisti italiani e stranieri che stanno invadendo le città, le campagne e le località marittime, con quasi un italiano su tre (29%) che sfrutterà il ponte del 2 giugno per trascorrere almeno un giorno fuori casa. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni di Campagna Amica e Terranostra Puglia, in vista della Festa della Repubblica che rappresenta il primo “assaggio” delle vacanze estive, complice anche il ritorno del caldo. Il cibo diventa la voce principale del budget della vacanza – aggiunge Coldiretti Puglia - con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. “E’ un banco di prova per l’affluenza turistica nell’estate 2025. Se la tavola con la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata a far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo che privilegia l’ambiente, il paesaggio, la distintività e l’accoglienza familiare, calda ma professionale, che ha portato le strutture ad incrementare l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness”, afferma Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia. La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza, ma anche per i borghi con il 33% tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove nel giro di un ventennio l’agricoltura pugliese ha potuto promuovere oltre 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 indicazioni geografiche, oltre ai 379 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri scrigni della biodiversità. Ma anche la superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 311mila ettari, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica e con Campagna Amica, la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. I piccoli comuni pugliesi, con popolazione inferiore ai 5mila abitanti sono 85 su 257 totali su una superficie territoriale di circa 2.792 km quadrati - ricorda Coldiretti Puglia - di cui 40 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari e garantiscono il paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dai vigneti agli ulivi secolari, con le masserie di straordinario pregio, i verdi pascoli, le distese di grano e i terrazzamenti fioriti, con la Puglia che risulta fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali.

L’insalata in busta, se sai come usarla, può diventare un vero e proprio aiuto alla nostra dieta, fornendo in tempo reale valori nutrizionali importanti senza sforzo. Sicuramente è un alimento che ci può aiutare a soddisfare il nostro appetito senza dover utilizzare del tempo prezioso, perché è pronta, facile da condire e utilizzabile in molti luoghi fuori casa. Ma attenzione: la comodità non è sinonimo di leggerezza e distrazione, perché c'è bisogno di qualche accorgimento per dare il meglio di sé. Le insalate confezionate che troviamo al supermercato oggi sono altamente controllate, selezionate, lavate, asciugate e confezionate in atmosfera protettiva per garantire freschezza e sicurezza alimentare. Il trasporto dal negozio a casa deve essere veloce e, meglio, su borse o contenitori termici. Una volta aperta la busta, va conservata nel modo giusto per evitare sprechi e mantenerne intatte qualità e gusto. L'insalata che avanza va messa in un contenitore ermetico con un foglio di carta assorbente sotto, per trattenere l’umidità in eccesso. Così facendo, le foglie resteranno integre per 3-4 giorni circa, pronte per essere consumate in qualsiasi momento. Pochi gesti e pochi accorgimenti fanno la differenza, con pochi sprechi. Ma se qualche foglia dovesse cominciare a ossidare? Non buttarla. Usala in frullati detox, minestroni, creme o pesti per condire la pasta, frittate, ripieni, bruschette e qualsiasi altra idea. L'insalata in busta è molto più di una scorciatoia: diventa uno strumento di sostenibilità e creatività per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare al benessere. È il piccolo lusso quotidiano che fa grande la cucina di ogni giorno. Poi, se avete un orto vostro? Beh, allora avete capito alcuni accorgimenti per conservarla al meglio.

Benedetta Parodi torna a sorprendere gli amanti della buona cucina con un viaggio tutto partenopeo tra i sapori più autentici di Napoli. In un recente speciale, la regina della cucina televisiva ha portato in tavola un menu che è un vero e proprio omaggio alla tradizione gastronomica napoletana: dalla pizza alla trippa, passando per dolci iconici e piatti della memoria popolare. A colpire è l’equilibrio tra semplicità e gusto: la Parodi riesce a far risplendere anche i piatti più umili, raccontandoli con il suo stile diretto e appassionato. La trippa, spesso sottovalutata, viene elevata a protagonista con una ricetta saporita e verace, mentre la pizza fatta in casa con ingredienti freschi si conferma regina indiscussa del menu. Non mancano i dolci: sfogliatelle, babà e una rivisitazione casalinga della pastiera conquistano anche i palati più esigenti. “La cucina napoletana è amore, è casa, è accoglienza”, ha commentato Benedetta, sottolineando come ogni ricetta sia un tuffo nella storia e nel cuore del Sud. Con questo menu, Benedetta Parodi non solo celebra una delle tradizioni culinarie più amate d’Italia, ma invita tutti a riscoprire il valore della cucina autentica, quella fatta con pochi ingredienti ma tanto cuore.