SCARTI ALIMENTARI: UNA RISORSA PER COMBATTERE LA FAME NEL MONDO

Nicoletta Montesano • 22 ottobre 2025
Ridurre gli sprechi per nutrire il pianeta: la sfida del futuro
In un mondo dove oltre 800 milioni di persone soffrono ancora la fame, mentre circa un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura, la valorizzazione degli scarti alimentari si impone come una delle soluzioni più concrete e sostenibili per affrontare la crisi alimentare globale. Grazie alle moderne tecnologie e a politiche mirate, ciò che oggi è considerato un rifiuto può diventare una risorsa preziosa.
Tecnologie innovative per un'economia circolare
La scienza e la tecnologia mettono a disposizione strumenti sempre più sofisticati per trasformare gli scarti alimentari in nuove opportunità. Dal compostaggio alla produzione di biogas, dalla trasformazione in mangimi animali alla creazione di bioplastiche: sono molteplici le strade percorribili per dare nuova vita ai residui alimentari.
Queste tecnologie non solo permettono di ridurre l’impatto ambientale, ma possono anche generare energia, biocarburanti e sostanze chimiche utili, contribuendo così a uno sviluppo economico sostenibile. Non meno importante è il ruolo dell’industria alimentare, che può adottare pratiche virtuose come la donazione delle eccedenze o la trasformazione degli scarti in prodotti secondari.
Dalla buccia alla cura: il valore nascosto negli scarti
Sempre più studi dimostrano che gli scarti alimentari contengono preziosi nutrienti e composti bioattivi. Ad esempio, bucce e torsoli di frutta o scarti di verdura possono essere utilizzati per estrarre antiossidanti naturali, vitamine e altri elementi benefici per la salute umana.
Questi composti trovano applicazione non solo nell’alimentazione, ma anche nei settori farmaceutico e cosmetico, aprendo la strada a un’economia circolare che integra salute, benessere e rispetto per l’ambiente.
Il ruolo della politica nella lotta contro la fame
La valorizzazione degli scarti alimentari non può prescindere da un forte impegno politico. Le scelte dei governi e delle organizzazioni internazionali hanno un impatto diretto sulla disponibilità di cibo e sulla stabilità globale. Le recenti crisi internazionali, come quella in Myanmar o la cosiddetta "guerra del grano", evidenziano quanto la geopolitica possa influire sull’accesso alle risorse alimentari.
È quindi fondamentale che le istituzioni promuovano normative che incentivino pratiche sostenibili e circolari, rendendo economicamente vantaggiosa la riduzione degli sprechi. Solo attraverso un’azione coordinata e globale sarà possibile affrontare in modo strutturale il problema della fame nel mondo.
Una responsabilità collettiva
Valorizzare gli scarti alimentari non significa solo trovare soluzioni tecnologiche o politiche. Significa anche cambiare il nostro modo di pensare il cibo, riconoscendo il valore di ogni risorsa e riducendo gli sprechi a tutti i livelli della filiera.
In un mondo dove coesistono abbondanza e scarsità, la gestione intelligente degli scarti alimentari rappresenta una delle chiavi per un futuro più equo, sostenibile e solidale.

Autore: La Redazione 24 ottobre 2025
Ci sono piatti che non hanno bisogno di orpelli per raccontare una storia: bastano pochi ingredienti veri, uniti dall’amore per la terra e dalla qualità delle materie prime. Gli Spaghetti Valdoro, simbolo della tradizione pugliese, sono protagonisti di questa ricetta semplice ma autentica: Spaghetti alla Mediterranea con pomodoro e basilico. La pasta Valdoro, realizzata con grani duri selezionati e lavorata secondo metodi artigianali, sprigiona al dente tutto il profumo del grano pugliese. Ogni boccone è un ritorno alla genuinità, un omaggio al sole, al mare e ai sapori della nostra terra. Ricetta: Spaghetti Valdoro alla Mediterranea Ingredienti (per 4 persone): • 400 g di Spaghetti Valdoro • 500 g di pomodori maturi (o pomodorini del Salento) • 2 spicchi di aglio pugliese • Basilico fresco a volontà • Olio extravergine d’oliva • Sale marino e un pizzico di pepe nero Preparazione: • In una padella capiente, scalda l’olio extravergine d’oliva e lascia imbiondire l’aglio. • Aggiungi i pomodori tagliati e lascia cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, finché il sugo non diventa vellutato. • Nel frattempo, cuoci gli Spaghetti Valdoro in abbondante acqua salata fino a quando non raggiungono la perfetta consistenza al dente. • Scola la pasta e saltala nel sugo di pomodoro insieme a qualche foglia di basilico fresco. • Servi con un filo d’olio crudo e, se vuoi, una grattugiata di ricotta dura pugliese. Il valore della semplicità In questo piatto, la semplicità diventa eccellenza. Ogni ingrediente parla di territorio, sole e tradizione: la Puglia in un piatto, con la qualità inconfondibile della pasta Valdoro, che esalta anche le ricette più essenziali. Un invito a riscoprire il gusto autentico delle cose semplici — perché nella semplicità si nasconde la vera bellezza.
Autore: Dotto.ssa Roberta Leone 24 ottobre 2025
Da sempre si dice che “la pelle è lo specchio dell’anima”. In realtà, la scienza oggi ci dimostra che è anche e soprattutto lo specchio di ciò che mangiamo. L’alimentazione incide in modo diretto sullo stato di salute della pelle: luminosità, compattezza, elasticità e capacità di rigenerazione dipendono in gran parte da ciò che mettiamo nel piatto ogni giorno. La pelle è infatti a tutti gli effetti un organo vivo e in continuo rinnovamento. Per mantenersi giovane e sana, ha bisogno di nutrienti precisi: vitamine, minerali, proteine e acidi grassi sani. Quando questi mancano, o vengono sostituiti da zuccheri raffinati, alcol e grassi saturi, la pelle “parla”: diventa spenta secca e reattiva. Acne, rossori, pelle secca o grigia non sono solo questioni estetiche: spesso rivelano squilibri intestinali, carenze nutrizionali o stress ossidativo. In medicina estetica è sempre più frequente affiancare i trattamenti dermatologici a una consulenza nutrizionale personalizzata, perché la pelle migliora davvero solo quando si lavora anche da dentro. Oggi parliamo di skin longevity: la capacità di mantenere una pelle giovane e sana nel tempo grazie a uno stile di vita equilibrato. L’obiettivo non è solo correggere, ma prevenire . Un’alimentazione ricca di cibi vivi, integrali e antinfiammatori, associata a buone abitudini (idratazione, sonno, movimento), può rallentare i segni del tempo molto più di qualsiasi crema miracolosa. E allora quali sono I cibi che possono far migliorare la nostra pelle? Agrumi, kiwi, frutti rossi e peroni ricchi in vitamina C e antiossidanti fondamentali per accelerare la riparazione cellulare e favorire la rigenerazione. Pesce azzurro, semi di lino, noci e frutta secca ricca in omega 3 che aiutano a mantenere la barriera cutanea integra e riducono l’infiammazione. Uova, legumi, e carne bianca ricchi in proteine nobili che forniscono gli amminoacidi necessari per la rigenerazione cellulare. E non dimentichiamo l’acqua e le fibre fondamentali per eliminare tossine e favorire la luminosità naturale. La pelle racconta la nostra storia: quello che proviamo, ma anche quello che scegliamo di nutrire ogni giorno. Curarla significa prendersi cura di sé a 360 gradi — corpo, mente e piatto inclusi. E dove non arrivano i cibi? Esistono gli integratori di cui parlerò nel prossimo articolo… a presto
Autore: Maria Giovanna Labruna 22 ottobre 2025
Iginio Massari, maestro indiscusso dell’arte dolciaria italiana, presenta il Panettone Tre Impasti – Edizione Speciale Numerata, una creazione destinata a diventare un oggetto del desiderio per gourmet e collezionisti. La nuova proposta della pasticceria Iginio Massari Alta Pasticceria è tutt’altro che un semplice panettone. Con un peso di 1,5 kg, questa edizione limitata si distingue non solo per la complessità della lavorazione, ma anche per l’esclusività della confezione: un sacchetto in tessuto racchiuso in una cappelliera da collezione, pensata per sottolineare l’unicità di ciascun esemplare numerato. Un incontro di sapori inediti La vera novità risiede però all’interno. Per la prima volta, tre impasti convivono armoniosamente nello stesso panettone, offrendo un’esperienza multisensoriale: Cedro candito, per una nota agrumata e rinfrescante Cacao con pepite di cioccolato fondente e lampone candito, che unisce intensità e fruttato Caramello e mandarino candito, dolcezza e morbidezza in perfetto equilibrio A impreziosire il tutto, una glassa al cioccolato bianco che dona un tocco vellutato e visivamente accattivante. Un’edizione per pochi Disponibile esclusivamente online sul sito ufficiale, il Panettone Tre Impasti rappresenta non solo un prodotto gastronomico d’eccellenza, ma anche una testimonianza dell’evoluzione del panettone nella pasticceria contemporanea. Una rivisitazione che non tradisce la tradizione, ma la eleva attraverso la tecnica, la ricerca degli ingredienti e una visione artistica senza compromessi. I n un mercato sempre più affollato, Massari sceglie la via della selettività: soli 220 pezzi, per un Natale all’insegna del gusto, dell’eleganza e della rarità.
Autore: La Redazione 22 ottobre 2025
Tra i partecipanti, anche Matteo Berrettini e Jannik Sinner, che si sono sfidati ai fornelli in un’atmosfera rilassata e piena di sorrisi. Creatività, spirito competitivo e un pizzico di improvvisazione hanno reso la sfida coinvolgente e imprevedibile. A distinguersi è stato Matteo Berrettini, che ha conquistato il primo posto grazie a una combinazione di gusto, presentazione e simpatia. Jannik Sinner, sempre determinato e preciso, ha dato filo da torcere all’amico e connazionale, confermando il suo impegno anche in questa prova lontana dalla racchetta. L’iniziativa ha offerto al pubblico un’occasione unica per scoprire un lato più informale e divertente dei protagonisti del circuito ATP, in un momento di convivialità che ha messo in luce il legame tra sport e lifestyle. Un evento speciale firmato ATP Tour e #fblifestyle, che celebra lo spirito del torneo viennese anche attraverso esperienze fuori dagli schemi. Foto Social Berrettini
Autore: Chef Giuseppe Strati 22 ottobre 2025
Nasce una nuova rubrica dedicata all’enogastronomia d’autore, firmata dallo chef Giuseppe Strati, custode di sapori autentici e interprete creativo della tradizione calabrese. Un viaggio culinario che, piatto dopo piatto, ci condurrà alla riscoperta delle radici più genuine della terra calabrese attraverso ingredienti simbolo, storie familiari e memoria collettiva. In questo spazio, la cucina si fa racconto, e ogni ricetta è un ponte tra il passato e il presente, tra la Calabria delle origini e quella che guarda al futuro con orgoglio e consapevolezza. Chef Giuseppe Strati apre la rubrica con una creazione che parla direttamente al cuore e al palato: Scialatiello con pesce azzurro, cedro e pane raffermo al pepe crusco. Un piatto che non è solo un'esplosione di sapori, ma una dichiarazione d’amore per la propria terra, per i suoi prodotti e per la sua storia. L’utilizzo del pesce azzurro, pescato nei mari che bagnano la costa tirrenica calabrese, è una scelta che onora la semplicità e la ricchezza nutrizionale del patrimonio marinaro calabro. Il cedro, agrume simbolo della Riviera dei Cedri, porta con sé tutta la freschezza e la fragranza del territorio alto tirrenico, conferendo al piatto una nota agrumata, luminosa e inaspettata. A completare l’opera, una spolverata di pane raffermo al pepe crusco, un ingrediente antico e prezioso, che in dialetto tortorese viene chiamato “zafarana”. Croccante, profumato, intenso: il pepe crusco si trasforma in un’armonia perfetta con la morbidezza dello scialatiello e la delicatezza del pesce, donando al piatto una texture e un carattere inconfondibili. Questa ricetta non è solo una proposta gastronomica, ma una vera e propria narrazione del territorio: racconta il mare e la montagna, la costa e l’entroterra, le mani sapienti delle nonne e l’estro contemporaneo di uno chef che ha scelto di restare fedele alle proprie radici pur parlando un linguaggio nuovo. Con questa rubrica, Giuseppe Strati invita i lettori a riscoprire la Calabria dei sapori veri, quella che si nasconde nei mercati di paese, nei piatti delle feste, nei prodotti che resistono al tempo e alla modernità. Un invito a sedersi a tavola e ascoltare ciò che il gusto ha da raccontare..
Autore: Maria Giovanna Labruna 21 ottobre 2025
Si conclude oggi, martedì 21 ottobre, l’edizione 2025 di HostMilano, il salone internazionale leader nell’ospitalità professionale organizzato da Fiera Milano. Una giornata densa di appuntamenti che celebra il meglio del settore attraverso talk, contest, masterclass e competizioni internazionali, con un’attenzione speciale all’innovazione, alla sostenibilità e alla formazione. La Gazzetta del Food sta seguendo tutti gli eventi in programma, raccontando le voci e i protagonisti di questa chiusura in grande stile. Si apre con il design delle nuove aree social negli hotel La giornata ha preso il via alle ore 11.00 con HotelSocialAreas, il contest promosso da BWH Hotels, dedicato alla progettazione degli spazi comuni negli hotel – coworking, lounge, aree relax e ristoranti – ripensati come luoghi di connessione, ispirazione e benessere. L’evento ha premiato i progetti che meglio hanno interpretato questa evoluzione, alla presenza di Sara Digiesi, CEO di BWH Hotels Italia & Malta, e della giuria tecnica. Ultimo Design Talk: nuovi format per l'accoglienza Alle 11.30 l’Area Design Talks ha ospitato l’ultimo incontro del ciclo, con un focus sulle nuove tipologie di ospitalità in risposta a grandi eventi e mutamenti dello scenario globale. Moderato da Cinzia Pagni, il dibattito ha coinvolto architetti, imprenditori e professionisti del settore come Cristian Catania, Marco Donati, Sara Prontera, Andrè Straja, Laura Verdi e la stessa Sara Digiesi, con riflessioni su come ripensare linguaggi, servizi e spazi per un’ospitalità in costante trasformazione. Caffè protagonista tra competizioni e nuove strategie di mercato Al Salone Internazionale del Caffè è andata in scena la cerimonia finale del World Barista Championship, che quest’anno celebra il suo 25° anniversario, e la Moka Challenge, dedicata all’iconica tradizione italiana. L’Experience Bar è rimasto aperto fino alle 17.00 con degustazioni e networking, mentre l’evento Coffee Addition ha concluso il programma con un incontro sull’ibridazione tra caffè, cacao e risorse idriche. Nel padiglione Beyond the Cup, spazio al confronto su modelli di business vincenti con il talk “Il franchising vincente, dal bar indipendente alla catena internazionale” e all’analisi del comportamento dei consumatori nel panel “Il caffè che ci somiglia”, con Monica Fabbris di CSA Research. Pane, pizza e pasta: la chiusura dell'Arte Bianca La creatività del made in Italy è stata protagonista anche nella giornata conclusiva del Bakery Square. Si è parlato di sinergie tra panificazione e caffetteria con il Bread Talk delle 11.00, mentre Pane e Benessere ha raccontato esperienze internazionali con il Portogallo e la Spagna. Il Campionato Europeo della Pizza, giunto alla 21ª edizione, ha premiato i migliori pizzaioli d’Europa, mentre allo stand A.P.Pa.Fre. lo show-cooking dedicato alla tradizione sarda ha deliziato i visitatori con degustazioni di pasta fresca tipica dell’Ogliastra. sCIOCk: il cioccolato tra analisi sensoriale e futuro Alle 12.30 ha preso il via l’ultima giornata di sCIOCk – Cioccolato in Movimento, con un incontro tecnico sull’analisi sensoriale del cioccolato condotto da Davide Comaschi e Luigi Odello, utile a perfezionare selezione e vendita nei canali professionali. Alle 15.00 si è parlato di innovazione, ingredienti e nuovi scenari per il cioccolato nel talk “Il futuro del cioccolato”, con interventi di esperti e accademici. Ristorazione tra formazione e sostenibilità Grande attenzione anche alla formazione professionale e alla cucina sostenibile. In Area Smart Food, l’incontro delle 11.30 ha visto protagonista Andrea Sinigaglia dell’Istituto De Filippi di Varese, insieme al centro di formazione ELIS di Roma, in un confronto sulle sfide educative per le nuove generazioni nel settore food. Nel pomeriggio, spazio alla cucina creativa anti-spreco con “L’arte dello Svuotafrigo” curata da APCI Chef Lab, e alla valorizzazione dei prodotti tipici con la masterclass della FIC Academy dedicata al Provolone Valpadana, seguita dalle premiazioni del Contest Philadelphia Professional. Un arrivederci tra eccellenza, passione e visione HostMilano 2025 si congeda così dal suo pubblico, confermandosi un punto di riferimento internazionale per tutti i professionisti dell’accoglienza, della ristorazione, della panificazione e della torrefazione. Una manifestazione che celebra non solo l’eccellenza del made in Italy, ma anche il dialogo continuo tra innovazione, cultura e futuro del settore. La Gazzetta del Food continuerà a raccontare i protagonisti e i trend emersi da questa edizione, in attesa della prossima straordinaria avventura nel 2027.
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