Borgo Rosato incanta Castellana Grotte: tre serate di gusto, musica e tradizione
Maria Giovanna Labruna • 5 agosto 2025
Vino rosato, sapori pugliesi e cultura hanno trasformato il centro storico in un palcoscenico a cielo aperto
Dal 2 al 4 agosto 2025, Castellana Grotte ha ospitato uno degli appuntamenti più attesi dell’estate: Borgo Rosato, l’evento che ha celebrato l’eccellenza vitivinicola del territorio con un’edizione coinvolgente, autentica e ricca di emozioni.
Nonostante il rinvio della serata del 3 agosto, la manifestazione si è conclusa con una straordinaria apertura eccezionale anche lunedì 4 agosto, offrendo al pubblico un’ulteriore occasione per immergersi nella bellezza del centro storico e nei sapori della Puglia più genuina.
Il rosato protagonista tra le vie del borgo
Le cantine del territorio hanno deliziato i visitatori con una raffinata selezione di vini rosati, interpretazioni diverse ma accomunate dalla qualità e dal legame con il territorio. Passeggiando tra i vicoli, i partecipanti hanno potuto degustare:
Terrecarsiche – Murgia Rosa, Gioia Rosa, Agorà Rosato
Spelonga – Marilina, Ninu Rosato
Conti Zecca – Venus, Cantalupi Rosato
La Pruina – Primitivo Rosato, Negramaro Rosato, Radilia (Susumaniello Rosato)
Un itinerario enologico pensato per valorizzare le etichette più rappresentative della produzione locale, in un contesto suggestivo e accogliente.
Sapori autentici e artigianato locale
Accanto al vino, grande protagonista è stata anche l’enogastronomia pugliese, con stand gastronomici che hanno proposto piatti tipici preparati al momento: bombette alla brace, pasta fresca, salumi artigianali, formaggi locali e frittelle, per un'esperienza culinaria completa.
Spazio anche alla creatività e al talento femminile, con aree dedicate all’artigianato locale, vera espressione dell’identità e della manualità del territorio.
Musica dal vivo e atmosfera coinvolgente
A rendere ancora più speciale l’atmosfera, le performance di band e artisti locali hanno animato le serate con musica dal vivo, creando un perfetto equilibrio tra tradizione e intrattenimento. Un sottofondo musicale che ha accompagnato i brindisi, le conversazioni e le passeggiate tra i vicoli illuminati.
Un successo che parla di territorio
Borgo Rosato si conferma così un appuntamento capace di unire promozione del territorio, cultura, gusto e socialità. Inserito nel calendario di “Piazze d’Estate 2025”, promosso dal Comune di Castellana Grotte e da Grotte di Castellana srl, con il supporto di Multiservizi S.p.A., l’evento ha attratto centinaia di visitatori, valorizzando il cuore del borgo antico e le sue eccellenze.
Un’esperienza che lascia il segno, con il profumo del rosato ancora nell’aria… e l’attesa già accesa per la prossima edizione.
Presenti le telecamere di Political TV canale 86 del Digitale Terrestre

Non è semplicemente uno chef stellato, ma un artista capace di tradurre in piatti l'anima di un territorio, di evocarne la memoria e proiettarne il futuro. Guarino, con un curriculum stellato che vanta quattro stelle Michelin conquistate in diverse prestigiose cucine italiane, è tornato alle sue radici campane, portando con sé un bagaglio di esperienze e una visione che trascende la mera tecnica. La sua cucina a "La Corte degli Dei" non è un esercizio di stile fine a sé stesso, ma un dialogo intimo con la terra, un inno ai Monti Lattari, alle coste sinuose della Costiera Amalfitana e Sorrentina, e ai tesori che custodiscono. La sua filosofia è un inno alla materia prima, elevata a protagonista assoluta. Gli agrumi profumati della Penisola Sorrentina, il pescato fresco che danza nel Tirreno, i formaggi d'eccellenza come il Provolone del Monaco DOP e il Fiordilatte di Agerola, e la pasta di Gragnano – custode di una tradizione millenaria – sono i tasselli di un mosaico gustativo che si compone con armonia e precisione. E in un gesto di profonda connessione con la natura, le primizie direttamente dall'orto del Palazzo arricchiscono la tavolozza dei sapori, garantendo freschezza e autenticità che si sentono in ogni boccone. Vincenzo Guarino è un custode di sapori antichi e un innovatore audace. Il suo "Cappuccino del Monaco", un'interpretazione magistrale che sposa la spuma del Provolone con la dolcezza terrosa delle patate viola e arancioni, è un esempio lampante della sua capacità di trasformare la tradizione in un'esperienza sensoriale inedita e memorabile. Ogni piatto è una narrazione, un viaggio attraverso la stagionalità e la generosità di una terra benedetta. L'eleganza di Palazzo Acampora, con i suoi ambienti ricchi di storia e arte, diventa la cornice perfetta per quest'arte culinaria. "La Corte degli Dei" non è solo un ristorante, ma un santuario del gusto, dove il talento di Guarino, supportato da una brigata affiatata e da un servizio impeccabile, si manifesta in ogni dettaglio. È un luogo dove la bellezza si sposa con la bontà, dove la storia si fonde con il presente, creando un'esperienza che nutre non solo il corpo, ma anche l'anima. Vincenzo Guarino non si limita a cucinare; egli interpreta, crea e, soprattutto, ispira. Il suo ritorno in Campania è un dono prezioso, un'opportunità unica per assaporare l'eleganza, la profondità e l'originalità di una cucina che è vera espressione d'arte.

C'è un profumo che sa di festa, di tradizione e di un segreto custodito da secoli. È l'aroma inconfondibile che si sprigionerà per le strade di Castelfranco Emilia, pronta a vestirsi a festa dal 4 al 15 settembre per celebrare il re indiscusso della sua tavola: il tortellino. Non si tratta di una semplice sagra, ma di un'esperienza che dura undici giorni, dove la Piazza della Vittoria si trasforma nel cuore pulsante della gastronomia e della cultura locale. È un'ode a una ricetta che ha fatto la storia, un omaggio a ogni singola sfoglia tirata a mano e a ogni tortellino chiuso con maestria. Il Gran Finale: Il 15 Settembre tra Storia e Leggenda Il culmine di questa celebrazione si raggiunge proprio il 15 settembre, in un finale che promette di togliere il fiato. Non solo per le ultime, indimenticabili forchettate, ma per la rievocazione storica che sfilerà per le vie del paese. Un corteo che non è solo una parata, ma un vero e proprio tuffo nel passato, che riporta in vita la leggenda sulla nascita di questa meraviglia culinaria. Oltre alla star indiscussa, potrete deliziarvi con altri prodotti enogastronomici tipici e godervi spettacoli gratuiti che animeranno la serata. Siete pronti a vivere un'emozione che va oltre il semplice piacere del palato? Il 15 settembre non è solo la chiusura di una festa, ma l'apice di un'esperienza che viaggia nel tempo: un sapore che racconta storie, una tradizione che pulsa di vita nel cuore di ogni abitante. Non venite solo per assaggiare, venite per diventare parte di una leggenda. Vi aspettiamo al cuore della tradizione, dove ogni tortellino è un'emozione indimenticabile.

Durante le mie consulenze in ristoranti, hotel e cucine professionali, mi capita troppo spesso di trovare congelatori in condizioni caotiche, disordinate e totalmente inadeguate alla conservazione sicura degli alimenti. Lo dico senza mezzi termini: è inammissibile che ancora oggi, nel 2025, ci siano professionisti del settore che trattano la conservazione con superficialità. Una gestione scorretta dei congelatori compromette: • La sicurezza alimentare • La qualità del prodotto • Il rispetto delle normative HACCP • La reputazione del locale Ecco cosa NON si deve fare nei congelatori professionali: • Mescolare carni crude con prodotti già cotti Rischio incroci di contaminazione altissimo. • Assenza di etichette o data di congelamento Come fai a sapere se un prodotto è ancora buono? • Alimenti conservati in confezioni aperte o non sigillate Favorisce il deterioramento e l’assorbimento di odori. • Ghiaccio e brina eccessiva Segno di sbrinamento non regolare: può alterare la catena del freddo. • Contenitori non idonei o sovraccarico del vano Peggiora la ventilazione e compromette la temperatura. Consigli pratici per una conservazione a regola d’arte: • Etichettare sempre ogni prodotto con nome, data e scadenza. • Usare contenitori professionali chiusi ermeticamente. • Separare per tipologia: carne, pesce, verdure, prodotti cotti, dolci. • Sbrinare regolarmente e controllare che la temperatura sia stabile (almeno -18°C). • Applicare una rotazione FIFO (First In, First Out) per evitare sprechi e garantire la freschezza. • Tenere un registro aggiornato dei prodotti congelati. Ricorda che… La corretta conservazione non è un’opzione, è un dovere professionale. Chi entra nella tua cucina – clienti, ispettori, fornitori – deve trovare ordine, pulizia e rigore. Un congelatore in disordine è il primo segnale di una gestione approssimativa. E va detto chiaramente: non sempre è colpa dei cuochi o del personale di cucina. In molte situazioni, è la proprietà o la direzione a non voler investire in attrezzature adeguate o a non garantire le condizioni minime per lavorare in sicurezza e professionalità. Sottovalutare l'importanza di un'attrezzatura funzionale e di spazi ben organizzati è un errore che ricade sull'intero servizio. Io sono Chef Gregori Nalon, e da anni affianco ristoranti in tutta Italia per migliorare ogni aspetto della cucina, dalla qualità dei piatti fino alla sicurezza alimentare. Se nella tua cucina c’è confusione nel congelatore, non stai lavorando bene. È tempo di cambiare rotta. La qualità parte anche da qui.

L'8 luglio, la magnifica Villa Tony, con la sua eleganza intrinseca e la sua atmosfera incantevole, ha ospitato la diciassettesima edizione dell'evento "Cenando sotto un Cielo Diverso". Questa iniziativa unica, ideata da Alfonsina Longobardi, ha saputo fondere magistralmente gusto, autenticità e beneficenza, trasformando la villa in un palcoscenico di sapori e solidarietà, all'insegna del motto "Be Yourself". La serata, che ha accolto più di 1200 ospiti, è stata sapientemente condotta dalla presentatrice e direttrice artistica dell'evento Ida Piccolo, affiancata dal giornalista Antonio D'Addio. Tra i volti noti, Mario Cusitore di Uomini e Donne è stato testimone dell'evento, e numerosi ospiti dello spettacolo hanno animato la serata, tra cui i cantanti Sannino, Ludo Brusco, Luciano Caldore e i Mixed by Erry, i comici Salvatore Turco, Peppe Laurato e Marco Lanzuise, e gli attori Marika Gambardella di Mare Fuori, Luigi Zeno e Ciro Torlo. L'atmosfera è stata ulteriormente vivacizzata dal DJ set di Packy Stile. Un Convito di Stelle per una Nobile Causa Con 250 postazioni elegantemente allestite nella splendida cornice di Villa Tony, l'evento ha accolto un pubblico numeroso, desideroso di contribuire a una causa benefica pur deliziando il palato. Protagonisti indiscussi della serata sono stati gli chef stellati, tra cui Michele De Leo, Domenico Iavarone, Ciro Sicignano, Danilo di Vuolo e Nicola Somma, e non, gli artigiani del gusto, i bartender, i pizzaioli, i pasticceri e i produttori, che hanno offerto un'esibizione culinaria straordinaria. Quest'anno, la pizza è stata una delle grandi novità, elevata a simbolo di inclusività e convivialità, dimostrando come anche la tradizione possa innovarsi per una nobile causa. Ogni piatto ha raccontato una storia di autenticità, in perfetta sintonia con il tema della serata. Autenticità e Condivisione: L'Essenza dell'Evento "Cenando sotto un Cielo Diverso" non è stato solo un evento gastronomico, ma un vero e proprio inno alla condivisione e all'autenticità. Il motto "Be Yourself" ha invitato i presenti a riflettere sull'importanza di esprimere la propria unicità e di essere fedeli a se stessi. Questo messaggio ha permeato ogni aspetto della serata, dalla scelta degli chef alla speciale giacca indossata dai cuochi, che rendeva omaggio a Diego Armando Maradona, simbolo di autenticità e passione. L'atmosfera magica, creata dall'eleganza di Villa Tony e dalla luce soffusa di un cielo estivo, ha favorito incontri e connessioni, rendendo ogni momento indimenticabile. La visione di Alfonsina Longobardi ha preso vita in una serata dove il piacere del gusto si è unito alla gioia di fare del bene, dimostrando come la cucina possa essere un potente veicolo di solidarietà e aggregazione. L'evento si è concluso con un successo travolgente, lasciando un segno indelebile nei cuori dei partecipanti e confermando il potere trasformativo della gastronomia quando messa al servizio di nobili cause. L'appuntamento è già fissato per la diciottesima edizione, che si preannuncia ricca di nuove sorprese e, come sempre, all'insegna del buon gusto e della solidarietà.

Nel territorio che ha visto nascere e crescere il modello alimentare più studiato e apprezzato al mondo, la Dieta Mediterranea, si alza una voce decisa a difesa della qualità e dell’autenticità: è il Codacons Cilento a lanciare l’allarme contro l’abuso di denominazioni geografiche e tradizionali utilizzate impropriamente nel mercato alimentare e turistico. Sempre più frequentemente, prodotti industriali e piatti standardizzati vengono spacciati per “tipici” o “tradizionali”, sfruttando il nome del Cilento e della Dieta Mediterranea come semplici etichette di marketing. Questo fenomeno, oltre a generare confusione nei consumatori, danneggia le imprese locali che operano nel rispetto della tradizione, della qualità e della stagionalità. La Dieta Mediterranea non è una semplice scelta alimentare, ma un modello culturale complesso che promuove benessere, sostenibilità e legame con il territorio. Inserita nel 2010 tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità UNESCO, questa dieta valorizza il consumo quotidiano di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio extravergine d’oliva, con un uso moderato di carne e latticini, preferendo ingredienti freschi e locali. La varietà dei sapori è accompagnata da un profondo rispetto per le stagioni, per il lavoro dei piccoli produttori e per le tradizioni culinarie tramandate da generazioni. Proteggere questo patrimonio significa anche combattere le falsificazioni alimentari, le etichette ingannevoli, l’uso di prodotti surgelati spacciati per freschi e la mancanza di trasparenza nelle filiere turistiche e gastronomiche. È una battaglia che tocca da vicino la salute dei cittadini, la credibilità delle nostre eccellenze locali e il futuro economico delle aziende agroalimentari del Mezzogiorno. Il Codacons Cilento propone un insieme di azioni concrete: – Un sistema di controllo più attento sui ristoratori e gli operatori del settore – La creazione di un marchio territoriale di qualità per i locali che rispettano i valori autentici della Dieta Mediterranea – Percorsi di educazione alimentare rivolti a scuole, cittadini e turisti – Sostegno attivo alle imprese agricole e artigianali del territorio Mangiare sano non è un lusso, ma un diritto e una responsabilità. Difendere la Dieta Mediterranea significa difendere la salute, la verità nel piatto, e una identità culturale che appartiene a tutti noi. Chiunque voglia segnalare casi di utilizzo improprio delle denominazioni protette può scrivere all’indirizzo: codaconscilentocomunivelini@gmail.com Foto GOOGLE

Nel numero di luglio-agosto della rivista “Il Cuoco”, in arrivo nelle case degli associati, la copertina è dedicata a un momento di grande significato per la Federazione Italiana Cuochi: il lancio del nuovo logo ufficiale. Un gesto fortemente simbolico che segna non solo un cambiamento visivo, ma l’inizio di una nuova fase per l’intera comunità FIC. Da associato FIC da tanti anni, ho vissuto in prima persona l’evoluzione della nostra Federazione e della professione del cuoco. Questo nuovo logo rappresenta molto più di una scelta grafica: è un segno di maturità, di visione condivisa e di volontà di parlare con un linguaggio moderno e universale, in grado di raggiungere cuochi e appassionati in tutto il mond o. La decisione è stata ufficializzata durante l’ultima Assemblea Nazionale dei Soci, tenutasi a Milano, dove si è scelto di raccontare — anche attraverso l’immagine — l'identità viva e in continua trasformazione della nostra Federazione. Una trasformazione che non rinnega il passato, ma lo valorizza, spingendo la professione del cuoco verso nuove sfide, con orgoglio e consapevolezza. Come sottolinea anche il presidente nazionale FIC, Rocco Pozzulo, nell’editoriale del nuovo numero, il logo è solo la punta dell’iceberg di un percorso più profondo: è il simbolo tangibile di una comunità professionale che cresce, si rinnova e si racconta al mondo con la forza del proprio valore umano, culturale e gastronomico. Il mio pensiero personale è profondamente positivo. Vedo in questo cambiamento un'opportunità concreta per rafforzare il senso di appartenenza, per dare ancora più valore a quello che facciamo ogni giorno nelle cucine, nelle scuole, nei concorsi, nei territori. Il nuovo logo è una bandiera sotto cui ritrovarsi uniti, fieri di essere cuochi italiani, pronti a guardare al futuro con entusiasmo, determinazione e spirito di squadra. Essere cuochi oggi significa custodire una storia, viverla nel presente con responsabilità e costruire, ogni giorno, un futuro solido e condiviso. Il nuovo logo è la nostra firma, il nostro volto, la nostra voce. Ed è bello sapere che parla per tutti noi.