Al Vinoforum di Roma produttori pugliesi, esperti e assaggi di gelato all’olio
Le redazione • 21 settembre 2020
Alla prima scuola dell’olio extravergine di oliva Made in Italy, la Puglia si è presentata in grande spolvero con l’evo 100% italiano ‘studiato’ per svelarne i segreti, gli abbinamenti più efficaci e anche per capire come leggere le etichette e difendersi da falsi e truffe, con ‘assaggi notturni’ di gelato all’olio extravergine.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito della manifestazione Vinoforum 2020, realizzata da Unaprol in collaborazione con Coldiretti, Fondazione Evoo School e Campagna Amica, che chiuderà i battenti domenica 20 settembre.
“La cultura dell’olio deve crescere in Italia e all’estero, costruendo percorsi di promozione e valorizzazione anche grazie alla legge sul turismo dell’olio, passata proprio con l’ultima Legge Finanziaria che ha esteso alle attività di “oleoturismo” le disposizioni della legge di bilancio 2018 relative all’attività di enoturismo”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, patron dell’antico frantoio oleario.
“I consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio che in Puglia è rappresentato da un patrimonio inestimabile – insiste il presidente Muraglia - con 5 gli oli che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di Origine Protetta (DOP), Terra di Bari, Terrae Tarentine, Terra d’Otranto, Colline di Brindisi e Dauno, considerato che il 23 dicembre scorso è stata pubblicata l’iscrizione definitiva dell’Olio di Puglia nell’elenco delle Indicazioni Geografiche Protette nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Nel 2020 il valore delle produzioni agricole è tornato a crescere, attestandosi su 3.6 miliardi di euro, principalmente grazie al recupero della filiera olivicola e olearia – aggiunge Coldiretti Puglia - che nel 2019 ha segnato un aumento del 128% rispetto all’anno precedente e la crescita sarebbe stata anche più alta se le quotazioni delle olive in campagna fossero state più soddisfacenti, un patrimonio da valorizzare attraverso tutti gli strumenti a disposizione.
“In una una vera e propria oleoteca dotata di sala corsi, si sono susseguiti assaggi guidati di oli extravergine di oliva ed olive da tavola ed eventi di abbinamento olio-cibo per avvicinare i visitatori alla degustazione consapevole ed alla conoscenza dell’olio e delle olive da tavola di qualità con la guida esperta degli assaggiatori di Unaprol e degli agrichef di Campagna Amica”, racconta Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa, che ha illustrato le caratteristiche dell’olio extravergine pugliese, accompagnata dal direttore di Unaprol, Nicola Dinoia, che ha creato una opportunità per conoscere e apprezzare prodotti di altissimo pregio provenienti da tutta Italia e dal cuoco contadino d’Italia Diego Scaramuzza, presidente di Terranostra, associazione agrituristica di Coldiretti, che nella calda notte romana ha preparato il gelato all’olio extravergine.
Il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con più attenzione le etichette e acquistare bottiglie di extravergine sulla cui etichetta sia esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.
Serve maggiore chiarezza nei ristoranti con cui Campagna Amica, Coldiretti Puglia e PugliaOlive stanno avviando delle collaborazioni per l’utilizzo di olio in cucina, dove andrebbero fatte rispettare le normative vigenti in una situazione in cui nei locali è fuorilegge 1 contenitore di olio su 4 (22%) che non rispetta l’obbligo del tappo antirabbocco, entrato in vigore con la Legge 30 Ottobre 2014, n. 161 che prevede anche sanzioni e la confisca del prodotto.
Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità deve essere profumato all’esame olfattivo – conclude Coldiretti Puglia - deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.

Un patrimonio gastronomico e culturale Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, una ricorrenza che rende omaggio a uno dei pilastri della cucina italiana e della dieta mediterranea. La pasta, simbolo per eccellenza del Made in Italy, rappresenta molto più di un alimento: è cultura, convivialità e identità. Dalla produzione artigianale alle eccellenze industriali, la pasta italiana continua a essere ambasciatrice nel mondo di una tradizione gastronomica che unisce gusto, semplicità e valori nutrizionali. Energia, equilibrio e benessere Dal punto di vista nutrizionale, la pasta è una fonte preziosa di energia grazie all’elevato contenuto di carboidrati complessi, che vengono digeriti lentamente e rilasciano glucosio in modo graduale, garantendo un senso di sazietà prolungato e un apporto costante di energia. In 100 grammi di pasta secca troviamo mediamente circa 350 kcal, con una percentuale di 70-75% di carboidrati, 12-14% di proteine e un contenuto minimo di grassi. Questo profilo la rende un alimento equilibrato, ideale per chi svolge attività fisica, per studenti e lavoratori, ma anche per chi desidera mantenere un regime alimentare sano ed equilibrato. La pasta integrale, inoltre, è ricca di fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali, favorendo il benessere intestinale e il controllo glicemico. Cuore della dieta mediterranea Elemento cardine della dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, la pasta rappresenta il perfetto equilibrio tra gusto e salute. Abbinata a verdure, legumi, pesce o un filo d’olio extravergine d’oliva, diventa un piatto completo, bilanciato e sostenibile. Il modello mediterraneo — basato su alimenti semplici e stagionali — è oggi riconosciuto a livello scientifico come uno dei più efficaci nel prevenire malattie cardiovascolari, diabete e obesità. La pasta, in questo contesto, è il carburante ideale per sostenere il metabolismo e promuovere il benessere a lungo termine. Un alimento che guarda al futuro Il Pasta Day non è solo una celebrazione gastronomica, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro dell’alimentazione. Le aziende italiane stanno investendo in innovazione, sostenibilità e nuove tipologie di grani, con l’obiettivo di coniugare tradizione e salute. La pasta resta così un simbolo universale di equilibrio e qualità, capace di adattarsi ai tempi senza perdere la sua essenza: nutrire il corpo e la cultura con semplicità e gusto.

Quando parliamo di capelli forti, lucenti e sani, spesso pensiamo subito a trattamenti cosmetici, maschere e prodotti specifici. Tuttavia, la vera cura dei capelli comincia da dentro, attraverso ciò che portiamo ogni giorno nel nostro piatto. L’alimentazione è il primo alleato per mantenere cute e capelli in perfetta salute, e le verdure ne sono protagoniste assolute. Il potere delle verdure sulla salute dei capelli e della pelle Le verdure sono una fonte inesauribile di vitamine, minerali e antiossidanti, nutrienti fondamentali che nutrono in profondità il bulbo pilifero e migliorano l’aspetto della pelle. Ecco alcuni dei benefici principali: • Vitamina A e betacarotene Presenti in carote, zucca e spinaci, stimolano la produzione di sebo naturale, mantenendo il cuoio capelluto idratato e prevenendo la secchezza. • Vitamina C Contenuta in peperoni, broccoli e agrumi, favorisce la produzione di collagene, una proteina indispensabile per la forza e l’elasticità dei capelli e della pelle. • Ferro e acido folico Verdure a foglia verde come cavolo, bietole e rucola aiutano a prevenire l’indebolimento del capello e la caduta, migliorando la circolazione sanguigna verso i follicoli. • Zinco e rame Elementi essenziali che si trovano in legumi, piselli e funghi: contribuiscono alla crescita del capello e al mantenimento del suo colore naturale. • Antiossidanti naturali Pomodori, barbabietole e cavolo rosso contrastano i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento precoce di pelle e capelli. Un equilibrio tra nutrimento interno ed esterno Mangiare verdure di stagione ogni giorno, variando colori e tipologie, è un gesto semplice ma potentissimo per chi desidera capelli più vitali e una pelle luminosa. Il segreto della vera bellezza, infatti, nasce dall’equilibrio tra un’alimentazione corretta e una cura esterna mirata: solo nutrendo il corpo dall’interno, i trattamenti professionali e i prodotti di qualità possono esprimere tutto il loro potenziale. Conclusione Prendersi cura dei propri capelli significa adottare uno stile di vita sano e consapevole. Le verdure, con la loro ricchezza di nutrienti, rappresentano il primo passo verso una bellezza autentica, naturale e duratura. Alessia Ferro Hair Stylist Director – Zona-Beauty

Ci sono piatti che non hanno bisogno di orpelli per raccontare una storia: bastano pochi ingredienti veri, uniti dall’amore per la terra e dalla qualità delle materie prime. Gli Spaghetti Valdoro, simbolo della tradizione pugliese, sono protagonisti di questa ricetta semplice ma autentica: Spaghetti alla Mediterranea con pomodoro e basilico. La pasta Valdoro, realizzata con grani duri selezionati e lavorata secondo metodi artigianali, sprigiona al dente tutto il profumo del grano pugliese. Ogni boccone è un ritorno alla genuinità, un omaggio al sole, al mare e ai sapori della nostra terra. Ricetta: Spaghetti Valdoro alla Mediterranea Ingredienti (per 4 persone): • 400 g di Spaghetti Valdoro • 500 g di pomodori maturi (o pomodorini del Salento) • 2 spicchi di aglio pugliese • Basilico fresco a volontà • Olio extravergine d’oliva • Sale marino e un pizzico di pepe nero Preparazione: • In una padella capiente, scalda l’olio extravergine d’oliva e lascia imbiondire l’aglio. • Aggiungi i pomodori tagliati e lascia cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, finché il sugo non diventa vellutato. • Nel frattempo, cuoci gli Spaghetti Valdoro in abbondante acqua salata fino a quando non raggiungono la perfetta consistenza al dente. • Scola la pasta e saltala nel sugo di pomodoro insieme a qualche foglia di basilico fresco. • Servi con un filo d’olio crudo e, se vuoi, una grattugiata di ricotta dura pugliese. Il valore della semplicità In questo piatto, la semplicità diventa eccellenza. Ogni ingrediente parla di territorio, sole e tradizione: la Puglia in un piatto, con la qualità inconfondibile della pasta Valdoro, che esalta anche le ricette più essenziali. Un invito a riscoprire il gusto autentico delle cose semplici — perché nella semplicità si nasconde la vera bellezza.

Da sempre si dice che “la pelle è lo specchio dell’anima”. In realtà, la scienza oggi ci dimostra che è anche e soprattutto lo specchio di ciò che mangiamo. L’alimentazione incide in modo diretto sullo stato di salute della pelle: luminosità, compattezza, elasticità e capacità di rigenerazione dipendono in gran parte da ciò che mettiamo nel piatto ogni giorno. La pelle è infatti a tutti gli effetti un organo vivo e in continuo rinnovamento. Per mantenersi giovane e sana, ha bisogno di nutrienti precisi: vitamine, minerali, proteine e acidi grassi sani. Quando questi mancano, o vengono sostituiti da zuccheri raffinati, alcol e grassi saturi, la pelle “parla”: diventa spenta secca e reattiva. Acne, rossori, pelle secca o grigia non sono solo questioni estetiche: spesso rivelano squilibri intestinali, carenze nutrizionali o stress ossidativo. In medicina estetica è sempre più frequente affiancare i trattamenti dermatologici a una consulenza nutrizionale personalizzata, perché la pelle migliora davvero solo quando si lavora anche da dentro. Oggi parliamo di skin longevity: la capacità di mantenere una pelle giovane e sana nel tempo grazie a uno stile di vita equilibrato. L’obiettivo non è solo correggere, ma prevenire . Un’alimentazione ricca di cibi vivi, integrali e antinfiammatori, associata a buone abitudini (idratazione, sonno, movimento), può rallentare i segni del tempo molto più di qualsiasi crema miracolosa. E allora quali sono I cibi che possono far migliorare la nostra pelle? Agrumi, kiwi, frutti rossi e peroni ricchi in vitamina C e antiossidanti fondamentali per accelerare la riparazione cellulare e favorire la rigenerazione. Pesce azzurro, semi di lino, noci e frutta secca ricca in omega 3 che aiutano a mantenere la barriera cutanea integra e riducono l’infiammazione. Uova, legumi, e carne bianca ricchi in proteine nobili che forniscono gli amminoacidi necessari per la rigenerazione cellulare. E non dimentichiamo l’acqua e le fibre fondamentali per eliminare tossine e favorire la luminosità naturale. La pelle racconta la nostra storia: quello che proviamo, ma anche quello che scegliamo di nutrire ogni giorno. Curarla significa prendersi cura di sé a 360 gradi — corpo, mente e piatto inclusi. E dove non arrivano i cibi? Esistono gli integratori di cui parlerò nel prossimo articolo… a presto

Ridurre gli sprechi per nutrire il pianeta: la sfida del futuro In un mondo dove oltre 800 milioni di persone soffrono ancora la fame, mentre circa un terzo del cibo prodotto finisce nella spazzatura, la valorizzazione degli scarti alimentari si impone come una delle soluzioni più concrete e sostenibili per affrontare la crisi alimentare globale. Grazie alle moderne tecnologie e a politiche mirate, ciò che oggi è considerato un rifiuto può diventare una risorsa preziosa. Tecnologie innovative per un'economia circolare La scienza e la tecnologia mettono a disposizione strumenti sempre più sofisticati per trasformare gli scarti alimentari in nuove opportunità. Dal compostaggio alla produzione di biogas, dalla trasformazione in mangimi animali alla creazione di bioplastiche: sono molteplici le strade percorribili per dare nuova vita ai residui alimentari. Queste tecnologie non solo permettono di ridurre l’impatto ambientale, ma possono anche generare energia, biocarburanti e sostanze chimiche utili, contribuendo così a uno sviluppo economico sostenibile. Non meno importante è il ruolo dell’industria alimentare, che può adottare pratiche virtuose come la donazione delle eccedenze o la trasformazione degli scarti in prodotti secondari. Dalla buccia alla cura: il valore nascosto negli scarti Sempre più studi dimostrano che gli scarti alimentari contengono preziosi nutrienti e composti bioattivi. Ad esempio, bucce e torsoli di frutta o scarti di verdura possono essere utilizzati per estrarre antiossidanti naturali, vitamine e altri elementi benefici per la salute umana. Questi composti trovano applicazione non solo nell’alimentazione, ma anche nei settori farmaceutico e cosmetico, aprendo la strada a un’economia circolare che integra salute, benessere e rispetto per l’ambiente. Il ruolo della politica nella lotta contro la fame La valorizzazione degli scarti alimentari non può prescindere da un forte impegno politico. Le scelte dei governi e delle organizzazioni internazionali hanno un impatto diretto sulla disponibilità di cibo e sulla stabilità globale. Le recenti crisi internazionali, come quella in Myanmar o la cosiddetta "guerra del grano", evidenziano quanto la geopolitica possa influire sull’accesso alle risorse alimentari. È quindi fondamentale che le istituzioni promuovano normative che incentivino pratiche sostenibili e circolari, rendendo economicamente vantaggiosa la riduzione degli sprechi. Solo attraverso un’azione coordinata e globale sarà possibile affrontare in modo strutturale il problema della fame nel mondo. Una responsabilità collettiva Valorizzare gli scarti alimentari non significa solo trovare soluzioni tecnologiche o politiche. Significa anche cambiare il nostro modo di pensare il cibo, riconoscendo il valore di ogni risorsa e riducendo gli sprechi a tutti i livelli della filiera. In un mondo dove coesistono abbondanza e scarsità, la gestione intelligente degli scarti alimentari rappresenta una delle chiavi per un futuro più equo, sostenibile e solidale.

Iginio Massari, maestro indiscusso dell’arte dolciaria italiana, presenta il Panettone Tre Impasti – Edizione Speciale Numerata, una creazione destinata a diventare un oggetto del desiderio per gourmet e collezionisti. La nuova proposta della pasticceria Iginio Massari Alta Pasticceria è tutt’altro che un semplice panettone. Con un peso di 1,5 kg, questa edizione limitata si distingue non solo per la complessità della lavorazione, ma anche per l’esclusività della confezione: un sacchetto in tessuto racchiuso in una cappelliera da collezione, pensata per sottolineare l’unicità di ciascun esemplare numerato. Un incontro di sapori inediti La vera novità risiede però all’interno. Per la prima volta, tre impasti convivono armoniosamente nello stesso panettone, offrendo un’esperienza multisensoriale: Cedro candito, per una nota agrumata e rinfrescante Cacao con pepite di cioccolato fondente e lampone candito, che unisce intensità e fruttato Caramello e mandarino candito, dolcezza e morbidezza in perfetto equilibrio A impreziosire il tutto, una glassa al cioccolato bianco che dona un tocco vellutato e visivamente accattivante. Un’edizione per pochi Disponibile esclusivamente online sul sito ufficiale, il Panettone Tre Impasti rappresenta non solo un prodotto gastronomico d’eccellenza, ma anche una testimonianza dell’evoluzione del panettone nella pasticceria contemporanea. Una rivisitazione che non tradisce la tradizione, ma la eleva attraverso la tecnica, la ricerca degli ingredienti e una visione artistica senza compromessi. I n un mercato sempre più affollato, Massari sceglie la via della selettività: soli 220 pezzi, per un Natale all’insegna del gusto, dell’eleganza e della rarità.


